Unione Popolare: “Se i conti non tornano, pagano i lavoratori Pas?”

CIVITAVECCHIA – Da Unione Popolare Civitavecchia riceviamo e pubblichiamo:

“Nuove nubi si addensano sul porto di Civitavecchia e questa volta, come già accaduto in passato, a stare in ansia sono i lavoratori e le lavoratrici di PAS.
Infatti, con l’avvicinarsi della scadenza fissata per la convenzione dei servizi di sicurezza dei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta, si susseguono da giorni voci insistenti non proprio rassicuranti sul futuro occupazionale dei dipendenti di PAS. Non è un caso quindi che, a fronte di questi rumors, i sindacati USB e Cobas abbiano giustamente richiesto chiarimenti all’AdSP, socio unico di PAS e unico soggetto concretamente in grado di fornire chiarimenti in merito alle prospettive salariali e occupazionali di decine di lavoratori e lavoratrici.
Il silenzio assordante che proviene da Molo Vespucci ci inquieta e ci fa riflettere. Non vorremmo infatti che, interpretando male alcune recenti indicazioni della Corte dei Conti, si gettasse tutto il peso delle annose criticità di PAS soltanto sulle spalle di chi lavora, fa turni e garantisce, sia di notte che di giorno, la sicurezza delle banchine. Non vorremmo che, anche questa volta, dietro alla scusa dei conti che non tornano, prevalga la solita visione ideologica che punta tutto sull’esternalizzazione dei servizi svolti dalle società in-House ed è pronta da subito a giustificare ogni tipo di sacrificio per chi lavora.
È soprattutto per questi motivi che ci sentiamo di esprimere vicinanza e solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici di PAS e comunichiamo fin da ora la nostra più convinta partecipazione ad ogni iniziativa di lotta a tutela del diritto al lavoro e della dignità”.

Unione Popolare – Civitavecchia