CIVITAVECCHIA – Il Movimento Cinque Stelle ha presentato giovedì scorso una mozione sul “Divieto di utilizzo di combustibili solidi secondari e di combustibili derivati da rifiuti comunque denominati”.
“Infatti – spiega il Consigliere comunale Dario Menditto (nella foto) – se da una parte è ormai assodato che incenerire rifiuti è un’attività inutile, oltre che dannosissima per la salute dei cittadini, dall’altra gli stessi rifiuti possono essere classificati a norma di legge in altro modo e quindi essere tranquillamente bruciati. Del resto già l’ex sindaco Tidei a suo tempo fu allertato dalle associazioni ambientaliste sul fatto che il divieto di combustione di rifiuti previsto nella sua ordinanza sindacale del 26 aprile 2013 non poteva bastare, ma volle fare di testa sua e di conseguenza a tutti gli effetti è possibile utilizzare, ad esempio nelle centrali termoelettriche esistenti, combustibili derivati da rifiuti. Questo ovviamente prima della nostra mozione”.
Un’altra novità della mozione, sottolinea Menditto, è rappresentata dal fatto che impegna il sindaco, oltre che ad emettere una più precisa ordinanza di divieto di combustione sul territorio di Civitavecchia, ad intervenire anche in caso di combustione di rifiuti al di fuori del territorio comunale. “Questa possibilità – prosegue il consigliere grillino – trova i presupposti nell’evidenza scientifica, sancita dalla giurisprudenza, che l’inquinamento non conosce confini amministrativi, ma anzi, per sua natura, può provocare danni anche a popolazioni distanti decine e decine di chilometri dalla fonte di emissione”.
“Ovviamente – conclude Menditto – non siamo così ingenui da credere che possa bastare un’ordinanza sindacale a fermare un governo eventualmente deciso a bruciare rifiuti nel nostro territorio, ma deve essere chiaro a tutti che questa amministrazione nella lotta all’inquinamento sarà sempre al fianco dei cittadini, fino in fondo ed esercitando tutti i poteri che la legge le conferisce. Nel corso del nostro mandato affronteremo una ad una tutte le questioni ambientali, con tempi e modalità adeguati alla gravità ed alla complessità di ciascuna”.