CIVITAVECCHIA – Una opportunità di sviluppo e di miglioramento ambientale da cogliere al volo quella che offre il bando regionale approvato lo scorso 29 luglio e portato all’attenzione dall’esponente locale dell’Italia dei Valori Cristina Riccetti. Si tratta di un invito a presentare candidature “per la prequalificazione dei progetti a valere sull’Attività V.1 – Rigenerazione delle funzioni economiche, sociali e ambientali delle aree urbane”.
“Uno strumento programmatico – spiega la Riccetti – che dovrebbe essere utilizzato per superare le criticità di un territorio al fine di contemperare gli opposti interessi dei cittadini che ambiscono ad una città vivibile con gli interessi economici del settore produttivo e commerciale, con gli interessi occupazionali. Il Piano Locale e Urbano di Sviluppo riguarda aree tematiche quali l’ambiente, i servizi turistici sociali e culturali, la rivitalizzazione del tessuto economico e produttivo. Questo strumento può rappresentare una valida opportunità di risoluzione di problemi (ad esempio i fumi delle navi) e di rilancio dell’economia e dell’occupazione. Penso ad una programmazione che presupponga continuità tra sviluppo portuale e urbano, ove gli attori Comune e Autorità Portuale lavorino in sinergia per il rilancio sostenibile di un territorio, con il coinvolgimento su singoli progetti anche di privati, come gli armatori, che potrebbero rappresentare il valore aggiunto per vincere il bando”.
La Riccetti invita quindi i soggetti potenzialmente promotori in ambito locale a non perdere questo treno. L’avviso è rivolto infatti ai soli comuni con popolazione superiore ai 25.000 abitanti che nel Lazio ammontano a soli 29 municipi. La concorrenza è quindi ristretta e in tal senso giocano un punto a favore la tempestività e la creatività dei progetti presentati, con scadenza tassativa del 10 ottobre 2011.
“Le proposte – prosegue l’esponente dell’Idv – vanno elaborate nella forma di Piano Locale e Urbano di Sviluppo (Plus), ovvero di un documento che esprime la strategia programmatica di recupero dell’area in un arco temporale di medio–lungo periodo. Deve trattarsi di in un complesso di interventi coordinati e funzionali alla ripresa economica, sociale e ambientale dei centri urbani attraverso la eliminazione di criticità per favorire lo sviluppo urbano sostenibile. Ciascun Plus deve fare riferimento a un’area determinata e a una parte di territorio omogenea in cui saranno localizzati gli interventi ispirati a quattro ambiti tematici: recupero di spazi ed edifici pubblici; inclusione sociale, coesione interna, sviluppo di servizi sociali, turistici e culturali; miglioramento dello stato dell’ambiente, della mobilità e dei trasporti urbani; promozione dell’imprenditorialità e rivitalizzazione del tessuto economico e produttivo. Ogni Piano può presentare interventi e progetti per un importo compreso tra 5 e 16 milioni di euro e il contributo regionale per la realizzazione del Plus può arrivare fino al 100% e ai fini del punteggio a ciascuna candidatura costituisce titolo preferenziale la previsione di un contributo finanziario da parte del Comune o da parte di altri soggetti (pubblici o privati) per uno o più interventi inseriti o complementari al Plus”.