“Un Authority comunale per favorire l’accesso al credito delle imprese”

tideiCIVITAVECCHIA – L’alba della crisi finanziaria, tre anni fa, vede protagoniste le banche. Oggi grandi e piccole condividono altrettante storiche responsabilità nel tentativo in atto in tutto l’Occidente di uscire dalla crisi.
Una serie di fattori negativi, compresi gli errori e le decisioni profondamente sbagliate delle cosiddette “larghe intese” fanno si che la stessa crisi assuma a Civitavecchia i caratteri della Depressione.
La situazione economica di Comune e municipalizzate è gravissima, e lo abbiamo illustrato venerdì scorso.
Quella della piccola industria e del commercio lo è altrettanto.
Coglie nel segno la denuncia della Conf-commercio che invita il Comune ad interfacciarsi attivamente con gli istituti di credito, oggi protagonisti di una stretta creditizia in stridente contrasto con gli interventi pubblici e le conseguente immissione di denaro (nel loro free-capital), anche se a dettarla sono pur sempre criteri di solidità patrimoniale e di sana gestione.
Sta di fatto che tutte le Associazioni di categoria segnalano il ricorso crescente e insostenibile all’ usura che storicamente si sostituisce al credito e segna il fallimento della “mission” stessa delle banche.
Di qui la creazione della Authority comunale che in primo luogo varerà insieme alle banche e alle organizzazioni dei commercianti, delle imprese e del lavoro, strumenti di nuova governance per garantire un accesso al credito più facile e più intelligente.
Si tratta quindi non certo di contrastare l’azione delle banche a cui si riconosce un’ importanza fondamentale nel superamento della crisi economica, ma di aiutarle a comprendere le caratteristiche del territorio e quindi le esigenze dei loro clienti, per sempre meglio far fronte ad esse.
La formula è quella che gli americani chiamano Win Win (Vinci tu – Vinco io) con un reciproco guadagno. Del resto la più moderna e sentita rivoluzione della politica del credito, si accosta con sempre maggior interesse proprio ai Territori, che vanno visti nel loro complesso. Si tratta dunque di superare la rigorosa segmentazione della clientela che distanzia il Corporate dal Retail, che ne distorce la visione come se fossero due mondi totalmente separati sul piano economico, dando nuovo valore e nuovo impulso alle azioni di Cross Selling.
In altri termini, laddove la banca investe ingenti capitali e attende ritorni altrettanto importanti in operazioni di Project o di Credito a Grandi imprese, (si pensi all’ambito portuale o all’ Enel ad esempio) sui medesimi Territori deve essere pronta ad intervenire agevolando anche i privati.
Disconnettere i due mondi, Corporate e Ratail, significa guardare ai mercati in base alle sole esigenze del profitto della banca e non in base allo sviluppo dell’economia locale.
Nella modernità di un istituto di credito, invece, oggi c’è anzitutto la Sostenibilità dei propri investimenti e della propria presenza nei confronti degli Stakeholders.
In definitiva il valore aggiunto di una operazione bancaria non si può misurare solo con i guadagni e benefici che questo comporta agli azionisti in termini di Roe, ma anche in termini di ritorni e benefici economici assegnati ai propri clienti e, attraverso essi , ai loro Territori.
I compiti e la struttura funzionale dell’Authority sono da ricercare nel dettaglio di comune accordo tra imprese, commercio sindacati e banche, ovvero i protagonisti insieme all’Amministrazione Comunale di questo nuovo approccio altamente innovativo. Fin da ora si possono delineare comunque alcuni tra i principali obiettivi:
Il costante monitoraggio del credito erogato dagli Istituti su piazza per categoria commerciale/durata. Si tratta di affiancare l’ Osservatorio del credito, istituito dalla legge presso le Prefetture, conferendo valenza e reale efficacia alla sua azione. I dati di Civitavecchia, infatti, vengono oggi aggregati con quelli del resto della provincia, Roma compresa, e la visione offerta risulta quindi insufficiente e distante dalla realtà cittadina che diventa indistinguibile.
Guida all’autodiagnosi delle aziende per verificare la compatibilità economica delle loro scelte.
Supporto alle Pmi nella selezione delle fonti di finanziamento nel variegato panorama del Credito ordinario come in quello sovvenzionato o agevolato (Filas, Unionfidi e Agenzia Sviluppo Lazio).
Consulenza degli esperti nella presentazione delle domande di credito.
Analisi delle condizioni predicate e della corretta applicazione in loco degli accordi sovranazionali (Basilea 2 e 3).
Intesa con le banche su particolari esigenze collettive di finanziamento, garantendone la trasparenza (condizioni, tempi di erogazione) e confrontando le performance delle varie banche.
Accordo con gli istituti di credito per facilitazioni sulla liquidazione dei crediti vantati nei confronti di comune e Asl.
Marchio “Banca Amica”, assegnato dall’Authority attraverso la partecipazione delle banche alla “vetrina del Credito – offerte del mese” e alla pubblicizzazione delle best practices realizzate sul territorio messe tra loro a confronto.
Istituzione di un fondo di garanzia per la creatività giovanile e di un fondo Comunale per le Pmi e il commercio con i quali leveragiare la cessione di nuovi crediti.

On. Pietro Tidei