Un 1 maggio amaro ma di speranza

concerto 1 maggioCIVITAVECCHIA – Un 1 maggio che lascia molto amaro in bocca, rabbia, e frustrazione ma, al contempo, anche tanta speranza di cambiamento quello appena trascorso secondo il segretario della Cgil di Civitavecchia Cesare Caiazza.
“Nel nostro Paese – afferma infatti – la Festa dei Lavoratori, che interviene nei 150 dell’unità d’Italia, doveva assumere, per tante ed importanti ragioni, un carattere straordinario ed eccezionale anche sotto l’aspetto mediatico. Il ‘lavoro’, centrale nella storia, nel presente e decisivo per il futuro del Paese, almeno oggi, dopo 364 giorni nei quali gli scioperi e le lotte contro i licenziamenti, per i diritti, per il superamento della precarietà, insieme perfino alle stesse ‘morti bianche’, vengono declassati dalla politica e dai media a notizia marginale e residuale, doveva avere le prime pagine dei giornali. Sarebbe stato ancora più giusto questo in ragione di una crisi che, nel nostro Paese, ha determinato la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e che nega prospettive di occupazione stabile e certezza per il futuro alle nuove generazioni. Invece, larga parte dei telegiornali e le prime notizie della stampa sono state dedicate alla beatificazione di Papa Benedetto XVI. Nel mentre, ‘rottamatori’ del 1° maggio di ‘destra e di sinistra’ ci hanno spiegato che nella Festa dei Lavoratori possono rimanere aperti anche negozi e supermercati”.
Un quadro per certi versi sconfortante che però, come sottolineato in precedenza, lascia comunque una speranza. “La speranza – prosegue Caiazza – nasce, invece, dalla presenza al tradizionale concerto di S. Giovani di oltre mezzo milione di persone, prevalentemente giovani, che sulle note di ‘bella ciao’ alzano le mani e cantano con una passione che esprime una grande voglia di cambiamento. Quella speranza che, questa mattina, a Civitavecchia, abbiamo voluto far correre sulle gambe di tante persone che hanno partecipato alla maratonina promossa da Cgil, Cisl e Uil”.
Evento partecipato e svoltosi presso il Parco dell’Uliveto grazie alla collaborazione della Uisp.
“Una manifestazione – conclude Caiazza – che penso abbia dato un contributo, sia pure minimo, a partire dal nostro territorio, per portare i diritti verso la meta, per riportare la classe operaia ed i lavoratori tutti in Paradiso”.