UGL: “Carbone non all’altezza del ruolo di Presidente CSP”

CIVITAVECCHIA – La Giunta comunale delibera gli indirizzi per il risanamento di Civitavecchia Servizi Pubblici, evitando il passo indietro di Massimiliano Grasso dopo il suo ultimatum di due giorni fa, ma le divisioni all’interno della maggioranza restano intatte. Ne è riprova il duro comunicato stampa diramato quest’oggi dall’UGL Civitavecchia, a firma generica della sede UTL di Roma; sindacato la cui responsabile locale è tuttavia, come noto Fabiana Attig, al tempo stesso Capogruppo in Consiglio comunale della Lista Grasso, la quale, magari senza esporsi in prima persona, attraverso il comunicato in questione sembra mandare un messaggio chiaro ad alcuni partner della coalizione di governo. Nella nota dell’UGL si bolla infatti come “non all’altezza” del ruolo di Presidente di CSP l’avvocato Antonio Carbone, accusando anche alcune parti della maggioranza di interessi condivisi con l’ex cda di Civitavecchia Servizi Pubblici. Di seguito il comunicato integrale dell’UGL.

“La misura su CSP è colma. La UGL per due anni e mezzo ha combattuto, al contrario di altri, la sciagurata gestione del precedente Cda. La UGL sapeva che una politica fatta di spese folli, di favoritismi, di incapacità avrebbe ridotto allo stremo la società comunale in poco tempo.
E’ stato ovviamente così, UGL non poteva che denunciare una condotta non condivisibile da nessun punto di vista.
Invece di condannare le condotte del precedente Cda, adesso una sparuta parte politica è presa a sparare addosso a chi quelle irregolarità le ha denunciate in sede sindacale ed anche chi le ha contestate, per cinque anni, dai banchi della opposizione.
Che ci sia stato un forte collegamento tra alcuni esponenti della maggioranza ed il precedente Cda è ormai assodato, se si guarda ad alcune decisioni assunte da De Leva e co.
E’ anche assodato che tenere in carica il precedente Cda per otto mesi in più, ha determinato la condanna a morte della società, decretata proprio dalla stessa parte di maggioranza che, ci domandiamo se forse andava a pranzo e cena con de Leva e qualche volta gli facevano anche da chauffeur?!.
Tacciano pertanto adesso questi soggetti. Rispettino i lavoratori che, per biechi interessi di poltrona, hanno abbandonato al loro destino.
Abbandonino inoltre i loro piani di svendita e di privatizzazione fatti sulla pelle dei lavoratori. Monito questo che ci sentiamo anche di dare al nuovo Amministratore delegato Antonio Carboni. Le sue ultime esternazioni rilasciate alla stampa sono degne di chi non è all’altezza di tale incarico. Piangere a desta e a manca, rilasciare interviste piagnucolose, quando tutti sappiamo come stanno le cose e con chi il sig. Carbone si rapporta da ormai tre mesi a questa parte, segnano il confine per il quale l’Ugl ne chiede le dimissioni. Il piano industriale o per lo meno una bozza uno straccio di esso un amministratore delegato a nostro avviso lo doveva prospettare ieri alla politica e alle organizzazioni sindacali. Questo atteggiamento lo interpretiamo come una continua perdita di tempo, per fare il gioco di chi vuole oggi la morte di csp. Sulle presunte poi pressioni da parte della politica o di ingerenze, invitiamo il manager a recarsi in via terme di traiano, altrimenti taccia. Perché se non andiamo errati, l’avv. Carboni è stato nominato proprio da quella parte politica che oggi vuole la morte di CSP. Sarà un caso?
Per quanto di nostra conoscenza, sappiamo che il ViceSindaco ha già definito l’architrave del piano di risanamento che non grava affatto sul Comune anzi determina piccoli risparmi. La ricostituzione del capitale sociale, trasformando il comodato gratuito dei beni già concessi a CSP in conferimento, ha un costo zero per l’Ente e permetterebbe la ricapitalizzazione della società, dotandola di un patrimonio che non ha mai avuto. Tale aspetto la renderebbe finalmente credibile per fornitori ed istituti di credito, non gravando più solo sul Comune. Il piano della gestione appare poi ben equilibrato con maggiori servizi resi al Comune che comportano addirittura una riduzione di spesa per l’Ente, rispetto a quanto stanziato nel 2019. Gli aggiornamenti delle tariffe, ferme a
venti anni fa, appare infine atto doveroso.
Il Piano è quindi pronto da un mese nei suoi elementi essenziali. Quindi se per Carbone è difficile mettere in bella copia ciò che altri hanno fatto per lui si dimetta. La CSP non un ‘super mercato’ dove acquistare a buon prezzo beni e sevizi.
Chi oggi torna indietro e chi gioca al massacro, ha evidentemente obiettivi interessi diversi da fare sulle spalle dei lavoratori e dei cittadini”.

UGL Civitavecchia – Sede UTL di Roma