Ufficiale, Pierfederici passa con la Rete dei Cittadini

andrea pierfedericiCIVITAVECCHIA – La notizia era nell’aria ormai da giorni ed oggi ha trovato piena ufficialità. Il consigliere comunale Andrea Pierfederici (nella foto), eletto alle elezioni di maggio nella Lista Moscherini, ha aderito alla Rete dei cittadini. L’annuncio è stato formalizzato stamattina in una conferenza stampa svoltasi presso la sede della Rete in via Strambi.
“La sua adesione alla Rete dei cittadini di Civitavecchia – ha affermato la Presidente Ombretta Del Monte – rappresenta pertanto un atto coerente con il suo patrimonio ideale e politico, idee progetti prospettive, che lui stesso vuole collocare in direzione delle urgenze di cambiamento che viene richiesto alla politica. Le necessità della partecipazione, della trasparenza, della tutela delle diversità, degli emarginati e dei ceti sociali più deboli, il rinnovamento stesso delle istituzioni deve realizzarsi al di fuori dell’appartenenza alle caste ed ai gruppi di potere interni ed esterni ai partiti, deve potersi svolgere in un quadro di libertà individuale e collettiva ispirata a sentimenti di unificazione e di coesione dell’intero contesto sociale e politico, al di fuori ed al di sopra delle logiche antistoriche di antiche appartenenze. Ciò, evidentemente, non vuole rappresentare la negazione del proprio passato o il rinnegamento della propria identità, vuole semplicemente rappresentare la volontà di mettere a disposizione quel generoso patrimonio per un confronto, aperto e non condizionato, con tutte le componenti della società contemporanea di qualunque provenienza ed estrazione. Una scelta di libertà per se stesso e per gli altri”.
“Ritengo che – le parole di Pierfederici – nell’attuale sistema delle relazioni che si svolgono nella società civile, la Rete dei cittadini può utilmente rappresentare uno strumento di confronto, di propagazione di idee nuove non preordinate e non calate dall’alto ma ricercate in un rapporto diretto con i cittadini, un centro di elaborazione e di proposta per il governo del territorio, un momento di programmazione dello sviluppo, un mezzo per rompere vincoli e legami e che vuole collocarsi non in una logica distruttiva ma in una prospettiva di rinnovamento dell’intera società civile. Prospettiva che si pone nelle mie attese personali in una condizione di libertà condivisa con gli altri aderenti e con tutti coloro che vorranno misurarsi con la nuova esperienza”.