Udc, disagio e irritazione dopo il voto sul Bilancio

Marco Di GennaroCIVITAVECCHIA – C’è disagio e irritazione nell’Udc all’indomani del voto in Consiglio comunale sul Bilancio che ha visto i due rappresentanti del partito all’Aula Pucci votare in modo difforme: Mirko Mecozzi contro la manovra economica 2011, in conformità con la linea scelta dal partito, e Mirko Cerrone a favore. A provare a chiarire un po’ la situazione è il Segretario Marco Di Gennaro (nella foto), che spiega: “Il partito dell’Udc non è mai stato coinvolto, nonostante le ripetute richieste, nella elaborazione del bilancio di previsione né nella fase preliminare né in tempi successivi alla sua adozione. Nostra intenzione era, infatti, quella di contribuire fattivamente alla stesura del bilancio con proposte che, pur nell’ambito degli indirizzi del governo cittadino,  contribuissero  a migliorare alcune situazioni di particolare rilevanza per la città. Le stesse frettolose modalità di inserimento  della presentazione ed approvazione del bilancio nell’ordine di giorno della Giunta, alle ore 9 per le ore 13 dello stesso giorno, non avevano permesso al nostro rappresentante di essere presente. Questa mancata condivisione ha fatto venire meno l’intrinseco significato politico che il bilancio di previsione assume quale strumento di programmazione riducendolo ad un mero documento contabile. L’analisi dei numeri contenuti in questo documento, comunque effettuata in vari  attivi del partito, ha suscitato numerose perplessità nei presenti delle quali si sono fatti, insieme, portavoce, anche sulla stampa, i due consiglieri comunali. Proprio sulla base della prevalente valenza contabile del bilancio così come elaborato, e delle perplessità dei presenti ed in particolar modo di entrambi i consiglieri, mortificati nel loro ruolo di indirizzo e controllo, come sintesi delle varie posizioni, è emerso l’indirizzo, perchè altro non è previsto, per i consiglieri di non partecipare alla votazione”.
Ed in merito al voto favorevole di Cerrone il commento è il seguente: “Gli eventuali cambiamenti di opinione, in questo tipo di contesto, rientrano nell’ambito della libertà decisionale del singolo consigliere che, va ricordato, è sì espressione del partito ma rappresenta tutta la città di fronte alla quale assume la responsabilità ultima delle sue scelte”.