“Traiano: in che modo sono stati scelti i responsabili delle nuove iniziative?”

CIVITAVECCHIA – Si legge proprio oggi sulla stampa locale dell’iniziativa dell’Assessore alla Cultura Enzo D’Antò per rilanciare il Teatro Traiano attraverso la presentazione di varie iniziative, tra cui tre cartelloni, una scuola di recitazione, concerti, corsi e presentazioni letterarie. Un’iniziativa senz’altro lodevole che si rende indispensabile al fine di avvicinare i cittadini e soprattutto i più giovani al teatro, alla recitazione ed al “fare cultura” in generale. Sicuramente pregevole l’idea di allestire tre cartelloni, tra cui il ritorno del “Traiano Ridens” e del “Teatro di denuncia”, con spettacoli e artisti a forte impegno civile e sociale, i quali potrebbero costituire forti segnali di un’avanzata prospettiva didattica, divulgativa e sociale a lungo termine.
Tra le novità risulterebbe anche la creazione di una scuola di recitazione con a capo un direttore artistico, in cui sarebbero chiamati ad insegnare celebri e meno celebri personaggi dello spettacolo, al fine di realizzare una compagnia stabile del teatro comunale. L’idea, che in ogni caso ricalcherebbe a pieno la vecchia “Scuola delle Arti” ideata dall’ex direttore artistico del teatro Traiano, nonchè attore Pino Quartullo, sarebbe senz’altro una buona opportunità per molti giovani del territorio che vorrebbero intraprendere la strada del teatro come percorso professionale, ma alcuni interrogativi inevitabilmente sorgono.
Ci si chiede, infatti, quali sono state le procedure amministrative attraverso le quali l’Amministrazione è giunta ad individuare proprio in determinati soggetti i responsabili delle nuove iniziative.
E’ stato per caso indetto un bando? Un concorso di idee? Un avviso pubblico in cui è stata data l’opportunità alle moltissime realtà artistiche locali di partecipare?
Inoltre, i vari responsabili delle nuove attività possiedono i titoli ed i requisiti indispensabili per svolgere tali attività? E se sì, v’è stata una commissione che ha provveduto a valutarli?
Gli stessi percepiranno un compenso? D’altronde si sta pur sempre parlando di gestione della cosa pubblica.
Inoltre, i corsi di recitazione saranno gratuiti o a pagamento?
Sul sito del comune non v’è un briciolo di risposta a tali interrogativi e speriamo che l’assessore vorrà scioglierli al più presto.
L’auspicio è che non ci troviamo di fronte all’ennesima iniziativa alla “carlona” di un’amministrazione che purtroppo finora ci ha abituato al peggio, poichè se la figura del direttore artistico del teatro venne soppressa per le omnipresenti ragioni economiche, non vorremo che al tempo stesso il problema, uscito dalla porta, rientri dalla finestra, e senza bando.

Claudia Feuli – Segretaria Giovani Democratici