Tidei ufficializza la sua candidatura e lancia il “Progetto Civitavecchia”

tideiCIVITAVECCHIA – Pietro Tidei scende ufficialmente in campo. Il deputato del Pd ha ufficializzato questa mattina in una conferenza stampa la sua candidatura a Sindaco alle primarie del centrosinistra che si terranno il prossimo gennaio.
L’ex Primo cittadino, dopo aver fugato ogni dubbio sulla sua discesa in campo, è passato subito a descrivere la situazione “disastrosa” in cui è precipitata Civitavecchia, motivo principale della sua decisione di tornare a correre per il Pincio: una città con oltre 70 milioni di euro di debiti, oltre al debito occulto delle partecipate comunali, dove il rapporto tra i cittadini e chi amministra le loro vite sembra scomparso, con un grave ed insanato problema dello sviluppo legato soprattutto ai giovani, senza futuro e senza speranza.
A fronte di questa situazione Tidei ha esposto alcuni punti forti del suo programma: priorità alla macchina amministrativa che è piena di risorse non sfruttate o addirittura dimenticate, come nel caso dell’ufficio tributi, dell’ufficio progettazione e dell’ufficio reperimento fondi che sono stati smantellati, col risultato che il comune in questi anni non è riuscito a reperire fondi comunitari per alcun progetto.
“Bisogna avere un’idea progetto di questa città – ha dichiarato l’onorevole – recuperare una forte identità.” Al centro di questa idea cinque punti su tutti: turismo logistica infrastrutture, urbanistica e wellfare e quindi cercare di intercettare quel 30% di crocieristi che non va a Roma e potrebbe trovare in Civitavecchia un luogo dove passare tempo di qualità e conseguentemente creare un indotto, a patto di rivalorizzare il centro storico, rilanciare il progetto del centro termale e mettere in campo idee nuove.
Idee come quella di un “Treno degli etruschi”, che possa portare i turisti a toccare alcuni luoghi simbolo del nostro comprensorio che sembrano dimenticati, come Cencelle o la valle del Mignone, o come la creazione di una riserva naturale di cintura attorno alla città; idee come quella di istituire una zona industriale franca per permettere una più facile allocazione delle imprese sul territorio. L’idea inoltre di legare l’urbanistica al wellfare, riprendere la variante 29 e puntare sull’edilizia popolare.
Infine il ruolo dei giovani e delle donne della politica: l’esponente del Pd ha insistito sulla necessità di una importante presenza femminile nelle liste ed anche sulla necessità di recuperare un rapporto di fiducia tra l’amministrazione e i giovani, a cui chi amministra deve offrire soprattutto esempi di comportamenti positivi e virtuosi. E proprio da qua lo spunto per una critica al tesseramento in atto nel PdL “fatto promettendo posti di lavoro o dando ai più bisognosi buoni pasti da dieci euro, un comportamento indegno, uno spettacolo inaccettabile”.

Simone Pazzaglia