CIVITAVECCHIA – Grande successo per la manifestazione “Scuola, Università e Ricerca dall’Italia a Civitavecchia” organizzata dai ragazzi dell’associazione politico- culturale “25 Aprile” e dalla Giovanile Democratica che si è tenuta sabato pomeriggio all’Aula Pucci. Ennesima dimostrazione che, se stimolati, i giovani e non civitavecchiesi rispondono assai positivamente. Più di 150, infatti, le persone che hanno assistito all’evento in un momento assai caldo e sentito per le sorti dell’istruzione nel nostro Paese.
Ad intervenire Anna Poleggi, Ricercatrice in Biologia Molecolare e Neuroscienze dell’Istituto Superiore di Sanità, Nicola Porro, Professore Ordinario in Sociologia Dipartimento di Scienze Motorie e della Salute dell’Università di Cassino, Marco Galice, Professore di Lettere e membro del Coordinamento Precari Scuola, Edoardo Scialis, Studente e Vice Presidente della Consulta Provinciale degli Studenti di Roma e Sabrina Ronconi, Studentessa e membro della “25 Aprile”; il tutto mediato da Simone Pazzaglia.
Un tema scottante, dunque, quello scelto dalla 25 Aprile per questo convegno, nel quale si è riflettuto sui problemi che l’introduzione della riforma Gelmini ha causato, sta causando e causerà nel sistema universitario. “Occupate scuole, università, monumenti, edifici pubblici e qualsiasi altra cosa” l’invito rivolto dal professor Porro che ha poi spiegato nel dettaglio il ddl Gelmini, dimostrando, fatti alla mano, come siano davvero poche e per nulla epocali le novità di questa riforma, che in sostanza prelude alla soppressione dei poli universitari decentrati, in primis quello di Civitavecchia, all’ingresso dei privati nella gestione delle facoltà e ad una drastica riduzione delle risorse statali per il mondo accademico. Riduzione testimoniata anche da Anna Poleggi che ha evidenziato come nonostante tutto la ricerca italiana, per risultati prodotti e in rapporto alle risorse stanziate, sia ancora ai primissimi posti nel mondo. “Ma con questi tagli – ha denunciato – e senza alcuna stabilizzazione dei ricercatori siamo destinati ad arretrare spaventosamente”. “Devo ringraziare voi – ha invece dichiarato Marco Galice rivolgendosi agli universitari – che ci date la forza di continuare a combattere questa battaglia, voi che siete accanto a noi durante queste manifestazioni per la difesa dell’istruzione pubblica che vanno avanti da due anni”.
Un plauso quindi a questi ragazzi che, sebbene siano alle prime armi, hanno dimostrato tanta voglia di fare e anche una capacità organizzativa non indifferente.