CIVITAVECCHIA – Un’enfasi fuori luogo, secondo il Polo per l’Alternativa, quella del Sindaco e dell’Assessore al Demanio secondo i quali, attraverso la DGR 543 del 2011, semplificheranno le nuove procedure per dare nuove concessioni di arenili. “Crediamo sia corretto dire alla categoria del turismo balneare della nostra Città – dichiara il Coordinatore del Polo per l’Alternativa, Mirko Mecozzi – che il PUA di Civitavecchia non rientra tra quelli con le carte in regola e attualmente nel Lazio sono 2 (quello di Santa Marinella e quello di Montalto di Castro), come indicato dalla stessa delibera regionale. Peraltro il documento PUA, approvato in Consiglio Comunale di Civitavecchia nel 2010, contiene evidenti errori di impostazione e non è in linea con le leggi regionali così come descritto dalla nota che la Regione ha inviato al Comune di Civitavecchia, peraltro già in nostro possesso”.
“Quindi – prosegue – non possiamo fare altro che prendere atto che l’unico interesse dell’Amministrazione Moscherini è quella di dare nuove concessioni senza però occuparsi, cosa che per altro non ha fatto in tutti questi anni, degli storici concessionari di Civitavecchia abbandonati a loro stesi. Vorremmo capire inoltre quali sono i requisiti dei nuovi bandi pubblici che tanto in fretta si apprestano a varare. Perché? Perché, invece di questa grossolana ed inutile impostazione priva di visione strategica per un settore, come quello del mare, che può dare molto alla nostra città non convoca un tavolo istituzionale con le parti interessate, con l’associazione di categoria che rappresenta appunto i concessionari di Civitavecchia quale è appunto l’Assobalneari Litorale Nord che peraltro è presieduta da un alto dirigente della federazione nazionale del turismo balneare italiano, che è appunto un civitavecchiese. Per quale motivo il Pincio si è ben guardato dall’operare per la di costruzione di quella ‘filiera del turismo’ necessaria alla costruzione di un prodotto turistico vincente? E’ a fronte di tutto questo che chiediamo maggiore accortezza a Sindaco e Assessore prima di rilasciare tali dichiarazioni, evitando di spacciare le nuove concessioni, come ‘sviluppo turistico’ poiché è necessario, prima, armonizzare l’esistente e poi occuparsi del nuovo. Soprattutto per le molteplici difficoltà legate alla questione dell’evidenza pubblica che i nostri concessionari dovranno affrontare nel 2016.”
“La politica – conclude Mecozzi – ne siamo certi, spesso non riesce a comprendere il giusto percorso da intraprendere per parlare di sviluppo turistico e l’esortazione del Polo è quella di ricercare una maggiore condivisione con i balneari e di correggere i vari errori ancora presenti sul piano degli arenili di Civitavecchia e quindi il Pua. Perché la democrazia è partecipazione non imposizione”.