Spese record con la carta di credito aziendale, scoppia il caso Romagnuolo

romagnuoloCIVITAVECCHIA – Scoppia il caso Romagnuolo. Decine, secondo quanto denuncia il gruppo consiliare del Partito Democratico, sarebbero le spese effettuate dall’Amministratore unico di Etm con la carta di credito aziendale per acquisti tutt’altro che legati all’attività della municipalizzata. Spese a tutti gli effetti personali, secondo il Consigliere del Pd Marietta Tidei che fornisce cifre ed elenchi: 927 euro per Ipod e altri oggetti di elettronica il 6 gennaio (la Befana); 900 euro spesi solo a gennaio alla pizzeria rosticceria Number One; pieni di benzina presso il distributore Agip di Magliana Nord, casualmente vicino alla Sede di Atac dove Romagnuolo lavora e dove probabilmente si reca con una Panda aziendale; acquisti al supermercato; ristoranti a non finire. Tutte spese fatte con carta di credito aziendale da Romagnuolo che contribuiscono, se ancora ce ne fosse bisogno, a chiarire il tenore dei comportamenti degli amministratori che questa maggioranza ha scelto”.
L’aspetto ancora più grave della vicenda, secondo quanto denuncia Marietta Tidei, è che “tali informazioni erano contenute in una relazione del Collegio dei revisori dei conti di circa 14 pagine che è stata inviata al Sindaco, all’Assessore al Bilancio e al dirigente competente. Probabilmente – commenta – Moscherini ha preferito non leggerle queste 14 paginette o forse addirittura buttarle in un cestino”.
Per l’esponente di minoranza la misura è colma: “Per quanto ancora questa Amministrazione continuerà a non rispondere su questioni gravi come questa?  Per quanto ancora dovremo pensare che sia normale nascondere gli atti (vedi le domande per le casette di legno)? Per quanto ancora ci dovremmo tenere un’Amministrazione di rubagalline che senza nessun curriculum professionale gestiscono spese, assegnazioni, assunzioni, sponsorizzazioni come se si trattasse della propria bottega, aprendo voragini nei conti che i cittadini continuano a pagare? Non ritiene il Sindaco che sia giunto il momento di scaricare queste zavorre che nulla apportano in termini di professionalità e che invece costano come supermanager? I membri del comitato sul controllo analogo, presieduto da un avvocato, non sanno leggere?Non sarebbe il caso di pretendere qualche dimissione?”.