Sos Parco della Fiumaretta

CIVITAVECCHIA – Sos Parco della Fiumaretta. A lanciarlo è l’esponente del Pd Stefano Giannini che rammenta il persistente e pericoloso stato di abbandono dell’area verde dopo l’incendio devastante della scorsa estate. Nessun intervento è stato ancora approntato per il ripristino del parco, vanificando tutti i precedenti investimenti.

“Questa volta – spiega infatti Giannini – oltre al danno c’è la beffa, visto che ormai sono stati letteralmente buttati ben 5 milioni di euro di finanziamenti regionali, spesi per la valorizzazione di parco della Fiumaretta. Si tratta proprio di quel parco utilizzato da eminenti personaggi a 5 Stelle per tessere le proprie lodi, almeno sino a quando un incendio divampato la scorsa estate ha messo in evidenza la totale assenza di attenzione e manutenzione di questo patrimonio naturalistico ed archeologico, parafrasando gli stessi grillini, recuperato e dotato di percorsi ed attrezzature dedite allo sport all’aperto come ad esempio lo skate park oggi abbandonato. I due ponti di attraversamento dei fossi, bruciati e crollati, i percorsi bloccati resi inaccessibili dalla vegetazione, le aree impraticabili, sono un pericolo a cielo aperto e le transenne stese a terra l’emblema di come vengano affrontati i problemi”.

“Oltre allo sperpero di così tanti soldi – prosegue l’esponente del Pd – giova ricordare che nell’incendio estivo hanno rischiato la vita i cani che abitano il canile, sono andati in fumo ettari di macchia mediterranea, e che anche quest’anno, qualora prosegua questa colpevole inerzia, la sorte dei nostri amici animali e delle case dei residenti rischia di essere la medesima. Anziché ostentare una valorizzazione vacua ed una difesa dell’ambiente, nei fatti soltanto di facciata, l’amministrazione ed i suoi paladini si attivassero immediatamente per salvare quanto resta del parco di Fiumaretta e salvaguardare persone, animali e patrimonio ambientale ed archeologico che hanno resistito all’inconsistenza amministrativa dimostrata.

“Spero e confido – conclude Giannini – che non ci sia bisogno, dopo Tappami Civitavecchia, di Salvami Civitavecchia”.