Soddisfazione dopo lo stop della Regione all’inceneritore

CIVITAVECCHIA – Soddisfazione dopo lo stop della Regione all’inceneritore di Tarquinia.

“Sono molto soddisfatto che il procedimento amministrativo autorizzatorio del progetto dell’inceneritore di Tarquinia si sia concluso con un esito negativo – afferma il Consigliere regionale del M5S Devid Porrello – così come auspicato dal mio emendamento all’ultimo ‘Collegato’ che vietava l’installazione di impianti di incenerimento non previsti espressamente dal piano rifiuti e che mette al riparo la regione da nuove richieste di questo tipo, visto l’automatico rigetto di qualsiasi richiesta di autorizzazione di nuovi inceneritori. La Tuscia e i territori confinanti con l’area interessata dal progetto tirano un sospiro di sollievo, anche grazie all’attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica condotta da noi del M5S e dalle tante associazioni che si sono tenacemente battute contro l’ennesima minaccia ecologica ad un territorio esausto. Il Lazio deve risolvere il problema rifiuti seguendo modelli virtuosi e sostenibili che funzionano altrove, ben venga quindi lo stop a nuovi progetti basati su tecnologie e impostazioni superate e l’avvio di nuovi strumenti per la gestione del ciclo dei rifiuti. La decisione degli uffici regionali sia di stimolo anche per le imprese del settore per elaborare progetti più sostenibili che, come dimostrano le esperienze di altri territori, generano ugualmente profitto”.

Gli fa eco la Consigliera regionale di Italia Viva, Marietta Tidei: “Giudico positivamente la decisione del Rappresentante unico regionale per le Conferenze dei servizi relativa al progetto del termovalorizzatore A2A di Tarquinia: l’esito negativo della Valutazione di impatto ambientale è in linea con quanto stabilito dal Piano Rifiuti. Già il Piano rifiuti della Regione Lazio – aggiunge Tidei – aveva messo in evidenza che non vi erano ulteriori necessità di ricorrere a impianti di termovalorizzazione. Bisogna quindi proseguire su questa strada, rafforzando la svolta green che arriverà con le risorse e gli investimenti del Recovery Fund. E’ fondamentale mettere in campo, fin da subito, interventi mirati sul territorio in modo da sostanziare quella transizione ecologica che rappresenta il futuro delle politiche ambientali e di sviluppo, in linea con l’indirizzo politico dato dal ministro Roberto Cingolani e con i tipi di intervento previsti dal PNRR, salvaguardare il territorio può voler dire anche cogliere le tante opportunità che potranno arrivare dalla transizione ecologica”.

Soddisfazione anche da parte dei Verdi Civitavecchia: “Una vittoria dopo due anni di battaglie insieme alle associazioni, i movimenti e i cittadini – affermano Gianluca Gori e nando Bonessio –. È dal 2019, da quando era stato dato avvio al procedimento per la richiesta di autorizzazione alla realizzazione dell’inceneritore, che ci siamo battuti contro. Troppi i pericoli per gli abitanti della zona. L’impianto, infatti, sarebbe stato costruito in prossimità di aree sottoposte a vincolo Natura 2000 in un territorio già sottoposto a notevoli carichi inquinanti per gli impianti industriali e portuali esistenti e sopratutto avrebbe incenerito rifiuti fino a 500.000 tonnellate all’anno, andando in direzione esattamente opposta a quella indicata dal Piano Regionale di gestione dei Rifiuti che presuppone la realizzazione di piccoli impianti ad uso del territorio orientati al riciclo e riuso. Oltre a tutti i cittadini che si sono attivati, le Amministrazioni Comunali di Tarquinia e Civitavecchia che hanno dato fin da subito parere contrario all’impianto, è doveroso ringraziare le associazioni locali che sono state decisive per questa vittoria: ItaliaNostra – Onlus, sezione Etruria, Associazione Forum Ambientalista ODV, LIGU Bird Life, Comitato per il diritto alla mobilità Tarquinia, Comitato Farnesiana 100%, Comitato per la difesa Valle del Mignone. Continueremo a supportare le loro battaglie sul campo e in tutte le sedi istituzionali per la difesa dell’ambiente, non abbassiamo la guardia!”.