Si sblocca la Marina: locali e abusi finiranno sotto terra

marinaCIVITAVECCHIA – Vede finalmente la luce la nuova Marina. Il vertice di questa mattina in Regione tra i rappresentanti della Pisana, del Comune e della Sovrintendenza regionale ai beni Paesaggistici sembra avere infatti trovato la quadra per sbloccare il cantiere e riavviare i lavori. Non certo attraverso uno “sfondamento” della recinzione ed una riappropriazione popolare del cantiere come aveva minacciato il Sindaco Moscherini, ma in virtù di una soluzione tecnica che consentirebbe di ovviare agli errori di procedura sostanzialmente confermati nella riunione di oggi, a cui erano presenti l’architetto Massimo Piacentini in rappresentanza di Palazzo del Pincio, Demetrio Carini, responsabile del dipartimento istituzionale e del territorio per la Regione, e Federica Galloni per la Sovrintendenza regionale ai beni Paesaggistici. Una soluzione riassunta in questo modo al termine della riunione dal Sottosegretario ai Beni culturali On. Francesco: “I volumi eccedenti che abbiamo sempre contestato saranno definitivamente tombati con un nuovo progetto che prevede la realizzazione di una scarpata verde lungo la testata a sigillarne l’intero prospetto esterno. Ai lati i volumi ancora esistenti saranno ridotti e destinati strettamente ai servizi tecnici di manutenzione ordinaria della passeggiata come ad esempio la realizzazione di un serbatoio d’acqua per l’irrigazione dei giardini e delle aiuole. Solo in questo modo sarà possibile avviare la procedura per presentare l’istanza di compatibilità paesaggistica che è l’unico strumento previsto dal Codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004 per sanare un abuso paesaggistico”. In sostanza si procederà ad una variazione in corso d’opera del progetto per ovviare alla mancata autorizzazione paesaggistica per i locali abusivamente inseriti nell’opera. Fatto che certifica forse definitivamente come l’errore progettuale sia stato commesso eccome e come esso sia imputabile all’Amministrazione, smontando la tesi della “leggerezza” o “dimenticanza” ripetutamente sostenuta dal Sindaco e dalla maggioranza, come conferma in un altro passaggio l’On. Giro: “Forzature e scorciatoie non erano ammissibili. Degli errori erano stati commessi dall’amministrazione comunale e oggi è stato compiuto un primo passo per formalizzarli e per correggerli”. E l’imbarazzo di Palazzo del Pincio per la verità certificata oggi nell’incontro capitolino è palese nello stringato comunicato stampa diramato dal Comune in cui, soprassedendo completamente sugli errori progettuali conclamati e sulla necessità di far scomparire i locali abusivi si afferma semplicemente che “durante l’incontro sono state affrontate le varie problematiche riscontrate, approfondendo gli aspetti tecnici all’origine della sospensione dei lavori. Il clima è stato piuttosto cordiale e le parti si sono lasciate con l’impegno ad analizzare delle modifiche progettuali convenute. I progetti saranno redatti in tempi brevissimi dal Comune di Civitavecchia per essere sottoposti a Regione Lazio e Sovrintendenza, in maniera tale da realizzare nel più breve tempo possibile le soluzioni concertate ed aprire l’area”.
Davvero una pessima figura, forse la peggiore in questi quattro anno di governo, per la Giunta del fare targata Moscherini.