“Si rischia la paralisi senza la sostituzione dei primari”

ospedale8CIVITAVECCHIA – Sinistra Ecologia e Libertà torna a denunciare la mancanza di oltre il 50% dei  primari di ruolo nella Asl Rm/F a causa delle mancate sostituzioni del personale in pensione o trasferito. Una situazione posta con forza nelle scorse settimane all’attenzione del Direttore Generale Squarcione del Sindaco Moscherini senza tuttavia ricevere risposta.
“E’ possibile che non sia motivo di preoccupazione alcuna  per la Direzione della Asl e per  il Sindaco di Civitavecchia che alcune fra le principali discipline specialistiche (Ortopedia, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ostetricia e Ginecologia) presenti nei presidi ospedalieri di Civitavecchia e Bracciano non abbiano, in termini assistenziali, il principale interlocutore chiamato a garantire, per conto della collettività, il diritto ad una adeguata assistenza  sanitaria? – si chiedono dalle segreterie dei circoli cittadini di Sel – Ha lo stesso valore  avere o non avere 21 primari di ruolo in servizio? Come intendono i  responsabili  politici e  i responsabili gestionali della Asl far rispettare i livelli essenziali  di assistenza? Cosa dicono i Sindaci del Comprensorio della Asl Rm/F? Concordano con questo disinteresse assoluto verso i problemi assistenziali dei cittadini? Cosa dice il delegato del Sindaco ai problemi della Sanità? A quale risultato ha portato il recente ‘summit’ sulla sanità con il senatore Gramazio?”.
Sel denuncia inoltre come tra una settimana anche lo storico poliambulatorio di Via Etruria (Ex Enpam) “ridurrà sensibilmente la propria attività assistenziale specialistica perché non vi sono quasi più infermieri in servizio che possano garantire un’adeguata assistenza ai 20 medici in servizio”.
“Il signor Sindaco – incalzano – lo sa che tutto ciò contribuirà ad allungare ulteriormente le liste di attesa? Se la Regione, il Comune e la Asl pensano di risolvere i problemi del deficit dalla Sanità chiudendo i servizi e non sostituendo il personale che va in pensione senza andare a colpire i veri buchi neri della sanità che sono ben altri e si annidano in altri settori,  noi di Sel ci opporremo, in tutte le sedi  istituzionali e non, a questa deriva  economicista che trascura uno dei diritti fondamentali  della nostra Carta Costituzionale”.