Si riaccende la miccia sui dehors

CIVITAVECCHIA – Si riapre la polemica sui de hors, con la Confcommercio, per voce di Tullio Nunzi, che sollecita una decisione in tempi brevi da parte dell’Amministrazione, affinché il commercio cittadino possa essere valorizzato.
“Assistiamo purtroppo anche a Civitavecchia a fenomeni negativi come quello della delocalizzazione delle attività commerciali, pericoloso punto di discontinuità nel rapporto secolare tra commercio e città con devastanti effetti di impoverimento nel tessuto urbano, del tessuto sociale – afferma Nunzi – Il commercio, le imprese del commercio sono un patrimonio della città, e debbono essere valorizzate. In questo contesto hanno un ruolo determinante, anche dal punto di vista sociale i pubblici esercizi, che svolgono un ruolo per l’identità, l’attrattività dei centri storici e non solo, da coniugare ovviamente con i temi della vivibilità e sicurezza. Esistono fenomeni e trasformazioni che rischiano di snaturare e dequalificare le funzioni dei pubblici esercizi con conseguente perdita di valori sociali culturali della città stessa. Botteghe, commerci, bar, ristoranti, edicole rischiano di sparire sostituite da minimarket per la vendita di alcolici alimentare con prodotti non tradizionali, rivendite di cianfrusaglie, orribili rivenditori abusivi di merce false.
“Necessita una funzione programmatoria qualitativa per l’insediamento di attività commerciali nei centri storici perché ormai la situazione è grave – prosegue Nunzi – centri urbani degradati, problemi socio ambientali, professionalità svalorizzate. Per queste ragioni e per valorizzare la funzione dei pubblici esercizi chiediamo in tempi brevi una decisione sui dehors. In questa logica possono valorizzare il centro storico; rilanciare l’economia cittadina e ridare fiato agli imprenditori affossati da una crisi lunga e permanente; per questo proponiamo all’amministrazione, invece di avviare un bando per l’affidamento, di mettere a disposizione gratuitamente i nostri tecnici, per limitare i tempi, per are in modo che una stagione non vada persa e per dimostrare l’interesse che l’amministrazione rivolge nei confronti di imprese che hanno un rilevante ruolo nell’economia cittadina”.

Da parte dell’Assessore al Commercio Enzo D’Antò, almeno formalmente, piena apertura alla Confcommercio: “Come amministrazione siamo, e siamo sempre stati, disponibili a ricevere suggerimenti e proposte costruttive nell’interesse della città – la sua replica – E’ bene ricordare ai lettori più distratti che, sui dehors, ad avere l’ultima parola è la Sovrintendenza che è l’ente che regolamenta la paesaggistica ed il Comune può regolamentare solo tenendo in dovuta considerazione le indicazioni dell’ente sovraordinato. Se Confcommercio vuole tendere una mano e proporre soluzioni, ben venga. Siamo disponibili a recepire le indicazioni dell’associazione di commercianti ed organizzare una nuova riunione in Sovrintendenza alla presenza dei tecnici e dei rappresentanti di Confcommercio e di proporci da mediatori fra gli interessi dei commercianti e le imposizioni della Sovrintendenza. Attendiamo quindi un documento di proposta, che siamo pronti a leggere con estrema attenzione e farlo nostro nel caso in cui rispetti il programma elettorale e gli obiettivi strategici di questa amministrazione”.

Posizioni meno concilianti nei confronti dell’Amministrazione comunale, tuttavia, da parte del coordinamento cittadino di Forza Italia, che parla di “stato comatoso in cui versa il commercio locale che oltre ad una congiuntura storica sfavorevole si è imbattuto nel ciclone a 5… Stalle che ha finito di mettere k.o. il settore”. “Mai come oggi – continua il coordinamento azzurro – ci vorrebbe un atto di umiltà e di apertura verso le categorie professionali che si mettono a disposizione della città per dare un contributo positivo alla risoluzione di un problema che l’amministrazione Cozzolino ha dimostrato di non saper o non voler risolvere. D’ altronde- concludono i forzisti- il coinvolgimento della città nella soluzione dei problemi, era un cavallo di battaglia in campagna elettorale: cosa è successo a questa giunta per rinnegare tutto quanto affermato prima delle elezioni 2014?”.