Seport, l’Ugl si smarca dall’accordo

porto2CIVITAVECCHIA – L’Ugl si smarca dall’accordo sottoscritto dai sindacati e la Seport e accusa l’azienda di scorrettezza dopo aver presentato un testo di intesa a loro avviso diverso da quello pattuito.
“Fino a 48 ore fa – afferma infatti il Segretario provinciale Stefano Cantarini – l’Ugl aveva concordato con la dirigenza di Seport un accordo di base che prevedeva sostanzialmente: contratti di solidarietà per 54 lavoratori su un totale 55; riduzione del monte ore pari al 30% e non del 33.33%; durata della solidarietà di 12 mesi; veto per nuove assunzioni durante il periodo della solidarietà a tutela dei dipendenti attualmente impiegati. Questi sostanzialmente i punti cardini su cui verteva la base di una piattaforma di discussione. Ieri sera, invece ci veniva fatto pervenire un testo totalmente diverso da quello pattuito. Un verbale con molte penalizzazioni nei confronti dei lavoratori e con incerto quanto mai inesistente piano industriale da parte dell’azienda”.
“Pertanto – prosegue Cantarini – l’Ugl si vede costretta ad  ufficializzare la propria non disponibilità a siglare tale accordo, non  discusso e concertato con i propri iscritti. L’Ugl non si assumerà la responsabilità  firmando una pastetta che serve soltanto alla dirigenza per salvare la faccia dinanzi all’incapacità nell’affrontare e risolvere seriamente la crisi economica della Seport. Non è sulle spalle dei soli  lavoratori che si può arginare la crisi, c’è bisogno di serietà da parte di tutta la dirigenza, unica responsabile di quanto accaduto”.
A questo punto la richiesta dell’Ugl è l’applicazione del contratto di solidarietà per tutti e 55 i dipendenti, compreso dunque anche il direttore generale Umberto De Angelis, “corresponsabile – chiosa Cantarini – della crisi aziendale e della slealtà nei rapporti con la nostra sigla sindacale e del commissariamento della presidenza anch’essa ambigua e inadeguata alla risoluzione del problema”.