Sel: “Sul futuro di Civitavecchia si decida con il referendum”

sel sinistra ecologia e libertàCIVITAVECCHIA – Area Metropolitana o Provincia dell’Etruria? Nel dibattito si inserisce anche Sinistra Ecologia e Libertà, che esprime “preoccupazione e sconcerto davanti ad una Legge che sopprime spazi di democrazia e di partecipazione, visto che ipotizza meccanismi di secondo livello nella nomina degli organismi di governo del nuovo soggetto amministrativo, che impediscono al cittadino di esprimere la propria posizione e che costringono le amministrazioni locali a dover prendere decisioni cruciali per lo sviluppo ed il futuro del territorio in tempi brevissimi”. Entro il 2 ottobre prossimo infatti, come noto, il Consiglio delle Autonomie Locali deve inviare una proposta di assetto delle Province alla Regione Lazio, la quale a sua volta dovrà trasmetterla al Governo, per il varo della legge definitiva (scadenza prevista entro la fine del mese di ottobre), rendendo quasi impossibile di fatto, qualsiasi forma di informazione e di coinvolgimento dei cittadini nelle scelte da operare.
In tal senso il circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Civitavecchia si schiera a favore di più ampio coinvolgimento possibile della cittadinanza sulla decisione, sposando lo strumento del referendum attraverso il quale far esprimere i cittadini sui futuri assetti istituzionali del Comune. “Solo al termine di tale percorso – affermano da Sel – il Consiglio Comunale andrebbe a formalizzare, con il voto, la volontà espressa dalla consultazione. Il percorso inverso che si rende necessario per il rispetto dei termini imposti dalla Legge, ossia una votazione in Consiglio comunale entro il 2 Ottobre, senza il preventivo confronto con i cittadini e le forze politiche e sociali, assume il valore di una forzatura assolutamente ingiustificata, che ancora una volta, per scelta deliberata del Governo centrale, toglie la possibilità ai cittadini di dire la propria. Riteniamo inoltre che i Comuni limitrofi coinvolti, facenti parte dell’attuale Provincia di Roma, debbano lavorare seriamente ad una scelta unitaria, perché l’omogeneità del nostro territorio è un elemento di valore e di sviluppo imprescindibile”.
Al momento, quindi, Sel non esprime una posizione di merito sulla Provincia Metropolitana con Roma o sulla Provincia della Tuscia, ma rimanda al pronunciamento dei cittadini attraverso il referendum, chiamando forze politiche, movimenti e cittadini ad una “mobilitazione generale per l’indizione di un referendum che possa ristabilire il primato della cittadinanza su scelte così importanti”.
“Chiediamo quindi con forza – concludono da Sel – sia al Cal che alla Regione Lazio di farsi carico dello spostamento delle scadenze indicate per consentire un reale pronunciamento democratico dei cittadini. Non può essere e non sarà una decisione del solo ceto politico”.