CIVITAVECCHIA – Anche Sinistra Ecologia e Libertà prende posizione contro il drastico ridimensionamento degli organici in atto presso i magazzini “Carabetta”, chiedendo tutele per i dipendenti che stanno perdendo il lavoro e stigmatizzando il comportamento dell’azienda.
“Da pochi giorni è stata dichiarata la cessazione delle attività e il conseguente licenziamento di almeno venti dipendenti tra magazzino e uffici relativi – affermano da Sel – Si tratta per lo più di lavoratori civitavecchiesi, padri e madri di famiglia che da anni sono impiegati con contratti a tempo determinato. Di per sé è già scandaloso il fatto che dopo cinque, sette o dieci anni, l’azienda non abbia provveduto ad una forma contrattuale a tempo indeterminato, ma la questione ancora più intollerabile risiede nel fatto che ‘Carabetta’ abbia si cessato la sua attività, ma di fatto abbia invece ceduto il tutto ad un’altra azienda, la ‘Faspen’ di Milano. Qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Ebbene, a noi sembra che siamo alle prese con il solito trucco che serve ai soliti lungimiranti imprenditori di liberarsi della gente e assumere, attraverso un’altra società, chi gli pare e piace, arbitrariamente e senza criteri. Tutto questo con la superficialità e l’arroganza di chi gioca con la pelle dei lavoratori, forte della ricattabilità di uomini e donne la cui azienda ha sempre tenuto il sindacato lontano dalle sue proprietà”.
Sel chiede che i lavoratori licenziati con contratto fino al 31 dicembre siano reintegrati fino alla suddetta data e che si apra un tavolo con la presenza dei sindacati per arrivare ad una soluzione che non scarichi i lavoratori senza “santi in paradiso”.
“Chiediamo un atto di correttezza e trasparenza alla nuova e vecchia proprietà – concludono gli esponenti di Sel – sicuri del fatto che, anche dal loro punto di vista, è eticamente intollerabile, oltre che illegale, cacciare lavoratori e lavoratrici dall’oggi al domani”.