Sebastiani: “Informazione poco corretta sulle nuove sezioni alla Materna”

Vittorio SebastianiCIVITAVECCHIA – L’ex Delegato alla Pubblica Istruzione Vittorio Sebastiani commenta la notizia dell’apertura di tre nuove sezioni di scuola materna annunciata sabato dal Sindaco Pietro Tidei e dalla Delegata Rita Stella.
“Non mi piace la polemica – afferma Sebastiani – ma, ancor meno, i facili trionfalismi e l’informazione non corretta. Mi riferisco agli articoli di stampa di domenica 1 luglio, che annunciano l’apertura da parte della giunta di tre nuove sezioni di scuola materna. Di fatto, solo quella a tempo pieno di via dell’Immacolata dipende dall’amministrazione comunale che, per aprirla, dovrà attuare una forzatura amministrativa per il pagamento di due stipendi non previsti nel piano di spesa. Che la fondazione Cariciv aprisse le tre sezioni di piazza Verdi, almeno per me, non è una notizia”.
“L’eventuale apertura di sezioni statali – prosegue – dipende dalle esigenze di bilancio della Sovrintendenza Scolastica Regionale: importante che ci siano le richieste di tre scuole cittadine supportate dalle dichiarazioni della passata amministrazione comunale. Negli organici di diritto i posti non sono stati assegnati. Mi auguro che a settembre, nell’organico di fatto, la Stella, anche per la sua carica di Assessore Provinciale, riesca a convincere la Sovrintendente Regionale a rivedere la sua posizione: i doppi incarichi come quelli della Stella, possono rivelarsi utili e non c’è ironia”.
Ma la notizia vera, secondo Sebastiani, è quella che non è stata data. “E’ stato firmato il Decreto Regionale per l’apertura della nuova scuola materna parificata di ‘Coccolandia’ in via Veneto. Vi potranno funzionare fino a tre sezioni in base alle richieste d’iscrizione. Avere spostato l’asilo nido comunale da quella struttura in via San Francesco di Paola, ha reso possibile aprire la nuova scuola materna. Vista la necessità di contenimento della spesa pubblica, favorire i privati e ci sono altre richieste in tal senso, è un modo sia per rispondere alle esigenze sociali (necessità dei genitori) sia per creare nuovi posti di lavoro”.