“Se Barlafante non ha nulla da temere tiri fuori gli atti dell’Agraria”

mario fiorentiniCIVITAVECCHIA – Continuare a rappresentare l’Ente, quando il Presidente volutamente si limita e si ostina a non voler capire neanche il semplice concetto e lo status giuridico del termine di “Associazione” cioè l’atto o l’effetto dell’associare o dell’associarsi  di più persone per uno scopo comune?
Ragguardevole è l’atteggiamento ostile del Presidente che inconsciamente offusca e danneggia l’immagine dell’Associazione Agraria e soprattutto grave constatare che ad oggi non v’è stato alcun distinguo e nessuna presa di posizione degli Organi politici dell’Associazione Agraria.
Eh si! Preoccupa presupporre che, come previsto dall’art.22 dello statuto punto 5,  le dichiarazioni e le prese di posizione pubbliche del Presidente, che interessano l’ente, sono state concordate con la Giunta, Assessori interessati e Consiglieri tutti e ciò di certo contro ogni interesse dei soci utenti.
Mi dispiace, Presidente Barlafante, leggi e norme non possono interpretarsi a suo comodo vantaggio e piacere, ma le sue affermazioni dimostrano incompetenza oltre ad una marcata inesperienza in materia di trasparenza,  definita, non certo dal sottoscritto ma dal legislatore, strumento essenziale per assicurare i valori costituzionali dell’imparzialità e del buon andamento delle pubbliche amministrazioni, valore necessario per favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa e sul rispetto del principio di legalità,  tanto che l’adempimento e gli obblighi di trasparenza da parte di tutte le pubbliche amministrazioni rientra, secondo la legge (l’articolo 11 del d.lgs. n. 150/2009), sono disciplinati nella Costituzione (art. 117, comma 2, lett. m).
Se il presidente voleva  favorire il controllo sociale sull’azione amministrativa e sul rispetto del principio di legalità non doveva violare le norme d.lgs. n. 82/2005  “Codice dell’amministrazione digitale” e rendere  accessibile dal sito Istituzionale dell’Associazione Agraria l’apposito regolamento che disciplina l’esercizio del diritto di acceso agli atti.
Essere negligente genera il cattivo funzionamento dell’Ente perché si desume che l’Associazione Agraria non è ancor oggi dotata di apposito regolamento che disciplina l’esercizio del diritto di acceso agli atti.
Ignorare il rispetto delle leggi, quindi, fa comodo, al presidente, per creare disinformazione peraltro, non adempie neanche a quanto sancito dalla legge 15/2009 che, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni, impone  alle pubbliche amministrazioni di pubblicare obbligatoriamente su una apposita sezione denominata “Trasparenza, valutazione e merito”, di facile consultazione telematica.
Di quanto sopra enunciato non v’è la benché minima traccia ed il presidente ha timore che questi ed altri altarini possano pregiudicare e offuscare la sua imparzialità questa si poco trasparente.
Cosa teme il Presidente dalla mia lettura degli atti che ho richiesto? Se non c’è niente da temere come mai è tanto “stitico” nel dare la copia di questi atti?
Se poi teme che impiego tempo dei dipendenti e che quindi provocherei un danno all’associazione, posso rispondere che in genere sono fissati gli importi per ogni copia rilasciata proprio a soddisfare l’impegno economico nella predisposizione delle copie.
Ritengo personalmente che tutti gli alibi che il sig. Barlafante sta mano a mano tirando fuori sono solo delle scuse per non dare questi atti, altrimenti se nulla avesse da temere, avrebbe dovuto agevolare al massimo le richieste e non opporvisi.
Tutti i retropensieri che ha esternato il presidente sono l’evidente frutto di sue paure personali, di quello che ha gestito da Assessore al Personale e che sta gestendo da Presidente che nulla hanno a che vedere con una amministrazione chiara e trasparente che, se del caso, lei dovrà dimettersi.
Non sono per nulla intimorito né per il diniego di accesso agli atti del 30/09/2010 quantomeno dalle futili ed estemporanee esternazioni postulate dal Signor Barlafante, anzi sono ancor più motivato tanto è che domani inoltrerò al Difensore Civico richiesta di intimazione e messa in mora dell’Associazione Agraria.
Tanto per esser chiari fino in fondo, per rendere visibile a tutti i soci, l’operato imparziale del Presidente, quale unico responsabile di eventuali rischi di cattivo funzionamento dell’Ente sono convinto di predisporre e presentare quanto prima un esposto al Presidente della Commissione Valutazione, Trasparenza e Integrità delle P.A. ed  all’Ispettorato Funzione Pubblica prima di ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale Lazio e qualora ricorrano gli estremi di reato informerò anche la Procura della Repubblica.

Mario Fiorentini – Consigliere Comunale