Scontro frontale tra Sindacati e Moscherini sui Piani di Zona

cesare caiazzaCIVITAVECCHIA – E scontro frontale tra Cgil, Cisl e Uil e il Sindaco Moscherini sui Piani socio-sanitari di Zona. L’ultimatum di un incontro concertativo lanciato venerdì dai sindacati al primo cittadino prima dell’ultimo giorno utile per la presentazione dei Piani, pena il rischio di perdere i finanziamenti, sembra essere caduto nel vuoto e tra le due parti è gelo assoluto. Il confronto infatti al momento è bruscamente interrotto. Secondo il primo cittadino, stando a quanto riportano i confederali, la sottoscrizione dei Piani da parte delle OO.SS non sarebbe necessaria né vincolante rispetto al trasferimento delle risorse economiche previste.
Ma i segretari cittadini di Cgil, Cisl e Uil Caiazza (nella foto), Di Marco e Barbera non la pensano così: “Le facciamo osservare come – scrivono in una nota unitaria – se è vero che è stata superata la norma, maggiormente prescrittiva, presente nella Deliberazione della Giunta Regionale N. 560 del 25/7/2008 che al punto 8 recitava “… i piani di zona dovranno dare esplicitamente atto dell’avvenuta concertazione con le OO.SS., pena l’esclusione del finanziamento” risponde altrettanto al vero che viene sostituita da una dicitura – presente nelle nuove linee guida regionali – che comunque afferma “Dovrà quindi essere riconosciuto alle OO.SS. uno specifico ruolo negoziale e concertativo come titolarità propria, sia a livello confederale, sia a livello categoriale. I Comuni dovranno pertanto prevedere, obbligatoriamente, modalità di consultazione e partecipazione attiva dei soggetti richiamati.” Oggi, 15 ottobre, è la data di scadenza per la presentazione dei Piani. Non sappiamo neppure cosa, dopo l’incontro dell’altro ieri e l’impegno a farvi pervenire osservazioni scritte, abbiate deciso di fare. Noi le osservazioni le abbiamo mandate. Lei non ci ha risposto neppure per cortesia”.
Per i tre segretari i fatti a questo punto si commentano da soli e la conclusione del loro intervento è perentoria. “Restiamo, comunque, in attesa di un suo riscontro o, in subordine, di interventi degli autorevoli rappresentanti della Regione e della Provincia ai quali, per conoscenza, inviamo questa lettera. Se Lei pensa che Cgil, Cisl e Uil siano organizzazioni di rappresentanza sociale con le quali non è necessario il confronto, declassando le stesse ad una sorta di inutile orpello, faremo in modo di farla ricredere rapidamente”.