Scontro D’Angelo-Grasso, è resa dei conti nel centrodestra

CIVITAVECCHIA – Resa dei conti nel centrodestra. Tutte le insofferenze e divisioni hanno preso voce e forma nella querelle tra Stefano D’Angelo e Massimiliano Grasso sulla richiesta di un Consiglio comunale dedicato alla nomina del prossimo Presidente dell’Autorità portuale. Ma è evidente che la singola polemica racchiude malumori mai sopiti in questi mesi, dopo l’ultima campagna elettorale, ed ora più evidenti che mai.
A dare fuoco alle polveri, dopo il primo botta e risposta di venerdì, è la controreplica di D’Angelo, che si dice “sconcertato dalla reazione del consigliere comunale ‘portuale’ Massimiliano Grasso”. “Non capisco perché così tanta amarezza e altrettanto astio nei confronti del sottoscritto, e soprattutto con quale illuminazione giornalistica il portuale Grasso ipotizza un asse tra il sottoscritto e il consigliere Tidei – afferma D’Angelo – Caro Grasso conosce per caso la mia posizione in merito? Personalmente, a differenza di altri, sarei favorevole a valutare l’inserimento del nome dell’attuale presidente dell’autorità portuale, tra i nomi da proporre, purchè vengano garantiti i principi di legalità e trasparenza nella gestione dell’ente stesso, e purchè si apra in consiglio comunale un dibattito democratico sulla scelta da effettuare.Il suo articolo magari è frutto di un confronto con il suo datore di lavoro, cosa che non la rende libero di esprimere in piena autonomia le sue posizioni soprattutto sulla tematica dell’autorità portuale, a differenza del sottoscritto; o magari è il risultato di un confronto con l’attuale sindaco Cozzolino, il quale non si comprende come, per una vicenda così importante, a ridosso della scadenza, e dell’imminente presentazione della famosa terna di nomi da sottoporre all’attenzione del ministro competente, non abbia ancora esternato la sua posizione e quella di tutto il movimento pentastellato”. “La sua reazione – prosegue – caro Grasso, mi lascia intendere, ma avrà modo di smentirmi, che sia molto più ipotizzabile un asse Grasso–Monti–Cozzolino, piuttosto che un altrettanto asse, frutto della sua farneticante mente giornalistica, tra il sottoscritto e il consigliere Tidei”.
Chiamato di nuovo in causa, Grasso replica con toni ancora più polemici. “Caro Andrea, dopo che hai sfasciato il centrodestra, rendendoti strumento di chi voleva riconsegnare la città a Tidei, vedo purtroppo che perseveri, non so a questo punto se per miopia politica o per altri motivi che mi sfuggono. Come ti ho detto al telefono dalla Prefettura quando mi hai raggiunto mentre stava iniziando la verificazione, non avrei avuto e non ho problemi a confrontarmi in consiglio e in tutte le sedi possibili sul porto e la nomina del presidente. Per correttezza, come facciamo sempre (ma tu questo non lo sai perché non partecipi quasi mai alle riunioni della vita politico-amministrativa del Comune) ti ho chiesto di aspettare perché avrei voluto parlarne con Daniele Perello, che fa parte del gruppo della Svolta. Invece, dopo un’ora le redazioni dei giornali avevano già la richiesta con 6 firme in calce e il protocollo del Comune. Allora chi è che farnetica, visto che al telefono proprio tu mi avevi detto di averne già parlato con il tuo amico Tidei? Perché tanta fretta, quando il giorno prima neppure avevi accennato a questa iniziativa nella tua fugace apparizione durante le 7 ore di consiglio comunale? Io, come detto, mi sarei voluto confrontare con chi fa parte del mio gruppo politico. Tu con chi ti sei confrontato, visto che oggi, stando alle cronache, non rappresenti più nemmeno Forza Italia, di cui sei stato il candidato sindaco per il quale hanno sacrificato l’unità del centrodestra e la certa vittoria elettorale, mentre oggi ti chiedono a gran voce di dimetterti perché rappresenti solo te stesso?”.