CIVITAVECCHIA – “Il Sindaco e il Direttore generale della Asl escano dal letargo”. L’invito arriva dai circoli territoriali di Sinistra Ecologia e Libertà che torna a sollecitare risposte ai numerosi interrogativi posti negli ultimi mesi sul futuro della sanità nella nostra azienda sanitaria.
“Le decine di domande poste da Sel sulle problematiche sanitarie non hanno mai avuto il piacere di alcun tipo di risposta: – si legge in una nota delle segreterie del partito di Civitavecchia, Ladispoli, Cerveteri e Bracciano – una cortina di ferro e di silenzio si è sempre alzata dall’istituzione che nei primi mesi aveva proprio parlato di ‘trasparenza’ della gestione. Le richieste di un dibattito pubblico sui dati diffusi dalla Asl non sono state mai recepite;recentemente abbiamo manifestato grandi perplessità sul Bilancio d’esercizio 2009 della Asl chiedendo di spiegare alcune cifre che ci sembravano palesemente non veritiere: il silenzio tombale è caduto sulla proposta:per favore non disturbate il manovratore in tutt’altre faccende affaccendato . I problemi si ignorano così non esistono, si esorcizzano. In tutto il Lazio sia i Sindaci di ogni colore politico che gli amministratori delle Asl evidenziano al Governatore Polverini le assurdità e gli errori tecnici del Decreto 80/2010,qui a Civitavecchia, sede centrale Asl e Comune capofila della Conferenza Sanitaria Locale non c’è una parola di dissenso: né Moscherini , né Squarcione mettono in evidenza i gravi torti che la Asl Rm/F subisce essendo già la Asl più povera del Lazio sia in termini di risorse umane che tecnologiche nonché per numero di posti letto. La sanità pubblica viene quotidianamente affossata e i nostri rappresentanti istituzionali preposti alla salvaguardia della nostra salute tacciono”.
Secondo Sel stiamo assistendo ad una graduale e sotterranea privatizzazione della sanità “e il Direttore generale e il Sindaco si comportano come notai che ne certificano lo stato senza mai opporre alla Regione una nota tecnica che tenti di spiegare il grave errore di chiudere l’Ospedale di Bracciano: siamo arrivati al punto che il personale si autodenuncia per interruzione di pubblico servizio, siamo arrivati al punto che chi dovrebbe difendere la professionalità degli operatori se ne disinteressa completamente lasciando alla società civile il compito di opporsi alla politica sanitaria regionale.
I circoli Sel di Civitavecchia, Ladispoli, Cerveteri e del lago di Bracciano, nel solidarizzare con il Comitato per la difesa della Salute pubblica dell’Ospedale di Bracciano, “chiedono con forza al Sindaco di Civitavecchia e al Direttore Generale della Asl di uscire dal letargo che li ha contraddistinti e si facciano promotori delle ragioni che giustificano non solo il mantenimento dell’apertura dell’ospedale di Bracciano ma il suo necessario potenziamento”.