CIVITAVECCHIA – Grido d’allarme quasi disperato dagli studenti per il sempre più incerto futuro del Polo universitario di Civitavecchia. Una struttura agonizzante che rischia seriamente di chiudere i battenti dopo il passo indietro de La Sapienza, lasciando nel guado decine di studenti che ora, per voce di due ragazzi civitavecchiesi, Enrico Foschi e Maria Rosaria De Angelis, si appellano al Sindaco Moscherini e al Presidente della Fondazione Cariciv Cacciaglia per salvare l’ateneo e restituire loro la certezza di un percorso universitario. Di seguito il testo integrale della loro lettera.
“Come tanti studenti di Civitavecchia siamo preoccupati per le sorti dell’Università nella nostra città. Un patrimonio che rischia di scomparire per sempre: cultura, istruzione e lavoro gettati alle ortiche. Vorremmo sentire la voce dei politici locali, di cosa ne pensano. Sembra che l’università della Sapienza si sia defilata dal consorzio universitario di Civitavecchia, così chi ha iniziato un corso ‘dismesso’ dalla Sapienza dovrà terminarlo a Roma : le nostre aspettative, al momento dell’iscrizione, erano ben diverse, ma ora saremo costretti a concludere gli studi a Roma con dei costi rilevanti. Ben diversa la situazione per l’università di Viterbo, la Tuscia, ha dato prova di grande serietà mantenendo tutti i suoi corsi universitari di Civitavecchia, senza mai fare problemi di costi. Così come la Fondazione Cassa di Risparmio, altro socio, mantiene i suoi impegni. Mi chiedo allora perchè, chi gestisce il Consorzio cittadino, non punti tutto sulla Tuscia, affidandole i corsi universitari che la Sapienza ha abbandonato. Ci rivolgiamo soprattutto al
Sindaco ed al Presidente Cacciaglia, che hanno dimostrato, con i fatti, di essere vicini agli studenti e ai loro problemi”.