Rsa Calamatta, tutti contro Squarcione

salvatore squarcioneCIVITAVECCHIA – “L’urgenza della situazione ci costringe a questa conferenza convocata così tempestivamente”. Così oggi pomeriggio l’assessore Gino Vinaccia ha aperto una conferenza stampa trasversale sul tema della Rsa Calamatta a cui hanno partecipato anche il consigliere comunale della Rete dei cittadini, Alessio Gatti ed il coordinatore cittadino di Sel Enrico Luciani.
Sotto accusa il bando emesso dalla Asl per il rinnovo dei servizi all’Rsa. “Per  la prima volta nella storia di questo Comune – ha spiegato Vinaccia – nel rinnovo di un appalto di servizi non infatti viene garantito il personale, anzi si dà non troppo velatamente indicazione per il licenziamento dei dipendenti”.  E per avvalorare le sue affermazioni l’Assessore ha citato testualmente uno stralcio del bando in cui si afferma che “è a cura dell’aggiudicatario la fornitura del personale”.
Incalzata da alcune ditte rimaste anch’esse stupite da questa clausola che escludeva responsabilità di riassunzione, la risposta della Asl è stata laconica: “La ditta aggiudicataria non ha alcun obbligo di riassunzione”. Sono dunque a rischio le riassunzioni di 35 elementi circa “di cui 28 sono a tempo indeterminato”. Vinaccia ha fatto presente come ieri il sindaco Moscherini ed oggi la Cgil abbiano incontrato il Direttore Generale Squarcione, ma la situazione sembra bloccata, mentre inesorabilmente si avvicina la scadenza del bando fissata per giovedì 21 luglio.
Enrico Luciani ha sottolineato l’importanza del fronte unitario che si è creato trasversalmente e a tutti i livelli. “Sel si è mobilitata in Regione, ho conferito col capogruppo Luigi Nieri affinchè l’amministrazione più competente in materia sanitaria salvaguardi questi lavoratori”, ha dichiarato, mettendo in evidenza, come ultimamente “si verifichino situazioni che mettono in seria difficoltà la sanità locale, e dopo ogni disastro ci sono sempre squali pronti ad approfittarne. Non vorremmo – ha aggiunto – che ci fosse anche una regia a monte, nel qual caso sappiano lor signori che noi vigileremo a 360° per ripristinare il rispetto delle regole e salvaguardare i lavoratori”. Luciani ha attaccato inoltre il direttore generale Squarcione accusato di “aver prodotto il nulla nel migliore dei casi. Forse ha parlato troppo con qualche interlocutore politico e poco con la città”.
I tre relatori hanno auspicato tutti un ripensamento della Asl sulle clausole del bando “altrimenti –ha aggiunto Vinaccia – faremo tutti i passaggi necessari, dal giudice del lavoro al Tar e al Consiglio di stato”. Alessio Gatti ha ribadito la gravità inaudita della situazione, la “tremenda ingiustizia” che stanno subendo gli oltre 30 lavoratori che prega di “rimanere compatti”, ed ha chiesto inoltre una fortissima ed immediata “presa di posizione del Pd e della sua segreteria, perché non può mancare l’apporto di un importante partito per una battaglia in difesa dei lavoratori”.
Presa di posizione che tuttavia non è tardata ad arrivare per voce del Capogruppo Marco Piendibene: “Se venisse sciaguratamente confermata l’impostazione di quel bando ogni settore dei servizi, da quello sanitario a quello delle pulizie, dalle mense alla logistica, la città diverrebbe una giungla senza alcuna garanzia per i lavoratori che vedrebbero cancellato il diritto alla riassunzione conquistato dopo anni di aspre battaglie che hanno visto sconfitti anche i recenti riflussi degli ultra liberisti – ha dichiarato – Che proprio questo manager, peraltro espressione di una giunta di centrosinistra, si renda protagonista negativo di un bando di gara del genere ci stupisce e, nel contempo, ci ferisce. Auspichiamo una correzione di rotta immediata ed un confronto con le organizzazioni sindacali per elaborare una nuova stesura condivisa del bando in questione”. rsa calamatta
Sull’argomento anche la Cgil si è espressa con forza  manifestando “disappunto e contrarietà per il metodo, – come afferma il Segretario generaòe Cesare Caiazza – segnato dall’assoluta ed invece dovuta preventiva informazione alle Organizzazioni Sindacali, e per il merito attraverso il quale, come meglio specificato in una nota interpretativa del bando di gara firmata dalla stessa Asl, non vengono rispettati specifici dettati contrattuali e di legge in tema di ‘salvaguardia occupazionale’. Siamo di fronte ad un atto enorme per gravità che rischia di avere conseguenze drammatica sul terreno occupazionale, cancellando il diritto alla riassunzione per decine di lavoratori, e sotto il profilo del possibile peggioramento di un servizio particolarmente importante e delicato.”
Il sindacato si è rivolto direttamente al sindaco Moscherini chiedendo “una convocazione urgente delle Organizzazioni Sindacali insieme alla Regione e alla Asl F finalizzata ad evitare un ulteriore dramma occupazionale e sociale per una città come Civitavecchia già particolarmente colpita dagli effetti della crisi in atto.”
Netta comunque in tal senso la presa di posizione di Moscherini in una nota diramata da Palazzo del Pincio.
“Ritengo di oppormi totalmente a questa novità introdotta nel bando di gara – le sue parole – poiché rappresenterebbe una prima volta che ne legittimerebbe la ripetizione anche in altri bandi. Chiedo quindi formalmente al Direttore Generale dell’Asl Salvatore Squarcione, di sospendere il bando per chiarire la questione con le Organizzazioni Sindacali locali e regionali, le quali mi hanno già chiesto un incontro urgente, dal momento che una materia di natura laburistica non può trovare soluzioni difformi rispetto alle altre Asl d’Italia. Sulla problematica dei circa trenta lavoratori della Rsa Calamatta – conclude – chiederò ufficialmente un intervento diretto del Commissario Regionale alla Sanità Renata Polverini”.

Simone Pazzaglia