“Rotatoria tra via Montanucci e via Lepanto: bene ma si valuti adeguatamente lo spazio”

CIVITAVECCHIA – Dal  Gruppo civico indipendente Sicurezza e Decoro urbano, riceviamo e pubblichiamo:

“E’ di questi giorni la notizia riportata su alcuni media locali, con la quale l’Assessore ai LL.PP., Sandro De Paolis, comunica che sarebbe intenzione dell’Amministrazione comunale, provvedere alla realizzazione di una rotatoria all’intersezione stradale tra via Montanucci, via Lepanto e via Barbaranelli.
Quale responsabile del Gruppo, non posso che plaudire all’iniziativa, che peraltro riguarda un incrocio particolarmente insidioso e per questo altrettanto pericoloso, in quanto in particolare, chi proviene dalla parte alta di via Montanucci, viene a trovarsi la visuale occultata alla sua sinistra da un fabbricato, a causa di una sorta di asimmetria dell’incrocio stesso, costringendolo così ad avanzare pericolosamente, verso la mezzeria della strada.
Oramai da tempo, in tutta Europa, i vecchi impianti semaforici, vanno a mano a mano scomparendo, sia a causa degli onerosi costi di realizzazione e di gestione, ma anche perché le rotatorie, laddove costruite a regola d’arte, hanno la funzione di rallentare il traffico, ma non di bloccare i flussi veicolari, come invece è caratteristica dei semafori.
In sostanza, nella rotatoria, la circolazione veicolare, viene rallentata, ma non fermata e se tutti rispettassero le regole della precedenza, cosa purtroppo spesso non osservata, questo sistema, garantisce una maggiore sicurezza della circolazione veicolare, diminuendo notevolmente la casistica del verificarsi di incidenti stradali, unitamente ad una migliore fluidità del traffico stesso.
Tuttavia, le rotatorie necessitano di ampi spazi, così da poter essere realizzate in modo tale da consentire un’ampia rotazione e costringere in qualche modo i conducenti dei veicoli a rallentare la marcia al loro approssimarsi, evitando che i furbetti di turno, impegnino l’infrastruttura a velocità non adeguata e costituendo per questo pericolo per gli altri utenti della strada. Insomma, quello che voglio dire, è che in taluni casi, le rotatorie sono state create in determinati punti, quasi forzatamente, proprio a causa della mancanza di adeguati spazi, con le conseguenze del caso, cui appena sopra facevo riferimento.
Non sono un progettista e quindi non sono in grado di stabilire se in questo determinato incrocio vi sia o meno lo spazio sufficiente per realizzare una rotatoria in grado di svolgere adeguatamente la sua funzione, ma auspico si possa addivenire ad una soluzione ottimale, magari qualora necessario, pensando anche di espropriare un pezzettino di terreno sul lato monte di via Barbaranelli.
Per quanto riguarda invece il problema del reperimento delle risorse economiche necessarie alla realizzazione dell’opera, certamente è ben altro discorso che riguarda la politica, ma che con le ristrettezze economiche che corrono ed, usi civici permettendo, potrebbe purtroppo vedere tempi non certo brevi.
A tal proposito, sempre nello spirito di collaborazione, se posso permettermi un consiglio all’Assessore, utile a far fronte nel breve-medio termine alla situazione e comunque idoneo a ristabilire la sicurezza del luogo, ove peraltro a pochi metri è presente un grosso plesso scolastico, potrebbe essere quello di realizzare provvisoriamente la rotatoria mediante la posa in opera di strutture New Jersey in materiale plastico, stabilizzate mediante il riempimento con sabbia o meglio ancora, di acqua. Apponendo naturalmente la segnaletica verticale ed orizzontale necessaria, che potrebbe essere di colore giallo, qualora la zona la si voglia considerare come un cantiere stradale.
Soluzione adottata in tantissimi casi, ed in passato anche nella nostra città, che consente inoltre, di sperimentare le dimensioni e la forma dell’infrastruttura, di verificarne il conseguente impatto sulla viabilità e, a seconda dei casi, apportare con estrema facilità, modifiche alla sua struttura, ma soprattutto idonea a rimettere in sicurezza l’incrocio, da troppo tempo rimasto in balia della sorte”.

Remo Fontana – Responsabile Gruppo civico indipendente Sicurezza e Decoro urbano