Rosamaria Sorge: “Vittima di una volgare operazione di sciacallaggio”

CIVITAVECCHIA – Da Rosamaria Sorge riceviamo e pubblichiamo:

“Travolta e stupita dal clamore di un mio commento ad un post mi sono concessa qualche giorno per la risposta: sono Rosamaria Sorge, vittima di una vergognosa azione di sciacallaggio fatto a mio danno da nota esponente di Italia Viva; non so se l’eco dell’accaduto ha raggiunto tutta Italia ma sicuramente ha avuto una risonanza non da poco, che ha coinvolto i vertici del Pd e di Italia Viva che sono scesi in campo senza avere la minima contezza della realtà dei fatti e senza avermi consultato.
Ho fatto un commento ad un post su Facebook della “nota esponente” che decantava le lodi dell’azione del loro segretario e della sua mediazione per il decreto Zan e collocandomi in quel contrasto in atto, portato avanti dalla destra, tra il politicamente scorretto che giustifica la libertà di pensiero e di espressione e il politicamente corretto interpretato sempre dalla destra come “pensiero unico” ho scritto una frase a parere mio ironica, sarcastica, anche provocatrice a cui per giorni nessuno deve avere fatto tanto caso perché non mi sono arrivate notifiche di commenti. Volevo dimostrare che eliminare “l’identità di genere” che è il succo della legge e che rappresenta il vissuto storico e culturale di ogni individuo, può determinare frasi come la mia
A questo punto che succede? Che con una operazione di volgare sciacallaggio la “nota esponente” trasforma il mio commento in un post autonomo scatenando una macchina di guerra incredibile che trova spiazzati gli stessi vertici del PD. Io sono stata anni fa in direttivo locale del PD e sono anche stata tra le candidate al Consiglio Comunale ma da tre anni non ricopro nessun ruolo, pur iscritta.
Vengo travolta da una valanga di offese su Messenger che mi costringe a chiudere a velocità supersonica Facebook con i miei quasi 4700 amici e 1800 follower. Una cinica operazione di sciacallaggio ancora più grave perché fatta da una persona con la quale ho condiviso per anni lotte e progetti politici, una operazione portata avanti con una colossale macchina da guerra da parte di un partitino che non ha mantenuto le promesse iniziali e che annaspa nei consensi, mettere in difficoltà il PD e fare fuori una antirenziana da sempre che non ha mai nascosto le sue scarse simpatie per il loro segretario.
Capisco perfettamente che le nude e crude parole da me espresse fuori da quel legame semantico con il post in questione possano avere offeso Scalfarotto e me ne dispiaccio molto.
Il partito affida la risposta al presidente locale dei giovani democratici, che preannuncia l’espulsione dal partito; su questo vorrei confortarli ed evitare loro perdite di tempo, con la restituzione della tessera.
Nessuno che mi conosce può minimamente sospettare che io possa essere omofoba, ne fa fede la mia storia di anni di militanza e di lotte, ne fa fede il mio impegno politico per il decreto Zan, ne fanno fede le mie frequentazioni e tutta la mia storia.
Alcuni mi hanno scritto su whatsapp dicendomi che era chiarissimo l’ironia della frase; è come se uno scrivesse “Allora politicamente scorretto posso dire Mattarella è un ladro”, come commento ad un post, e poi venga estrapolata la frase in un post autonomo , dove si configura il vilipendio a capo dello Stato.
Penso di avere chiarito con queste mie brevi note i fatti e gradirei che queste mie esternazioni venissero pubblicate interamente senza tagli di nessun genere”.

Rosamaria Sorge