CIVITAVECCHIA – Reazioni politiche inevitabili sul caso Romagnuolo nel mondo politico cittadino. L’Udc prende nettamente le distanze dall’Amministratore unico di Etm definendo “disdicevole” la vicenda degli acquisti personali effettuati con la carta di credito aziendale e per voce del Segretario Marco Di Gennaro condivide la decisione del Sindaco Moscherini di accettarne la remissione dell’incarico. “La gravità degli addebiti mossi all’ex presidente dell’Etm – commenta – è, infatti, tale che ogni incertezza da parte del sindaco avrebbe ingenerato nell’opinione pubblica, già provata da altre recenti vicende, un profondo senso di sfiducia nelle istituzioni e di amarezza mista a rabbia nel vedere utilizzate per fini personali le risorse pubbliche in un momento di grande difficoltà economica per tanta povera gente e soprattutto per tanti giovani”. Nel merito poi il giudizio di Di Gennaro è critico sia nei confronti di Romagnuolo che nel tentativo di difesa effettuato ieri dal primo cittadino. “Dichiarare, come ha fatto l’ex presidente dell’Etm, di avere reintegrato all’azienda le somme a torto utilizzate, lungi dall’essere una attenuante non fa che confermare la verità degli addebiti che gli sono stati mossi e, certo, non estingue un eventuale illecito. Altrettanto puerile è cercare di distogliere l’attenzione evocando improbabili delatori, ai quali se esistessero bisognerebbe dare una medaglia per aver svelato un illecito, o i veleni di una campagna elettorale. La sostanza del fatti non cambia, qualsiasi favola si inventi”.
E contro “la lezione di educazione civica” impartita ieri da Moscherini in conferenza stampa si scaglia il circolo dell’Italia dei Valori, che commenta così la vicenda: “Ringraziamo caldamente il Dott. Romagnuolo che, dopo aver attinto disinvoltamente dal conto della società comunale (Etm) come fosse il proprio, si è poi degnato, buona grazia sua, persino di restituirli quei soldi indebitamente presi, ed in effetti, di questi tempi, dobbiamo dare ragione al nostro sindaco, è una vera propria sciocchezza! Ma come possiamo dargli torto?! Come possiamo pretendere delle scuse: chi amministra il bene pubblico non è un comune cittadino, non può essere costretto a chiedere un prestito per poter fare i propri acquisti. Non vorremmo che queste personalità illustri si comportino alla stregua di un tizio qualunque, casomai ricorrendo ad una finanziaria per togliersi qualche sfizio, e, poi, Dio non Voglia, pagarne pure gli interessi! Se lo può fare Minzolini, Romaguolo sarà mica da meno”. “Infine – proseguono dall’Idv – nota dolente rimangono queste dannate gole profonde, e ci piacerebbe veramente sapere chi sia stato ha infrangere la regola aurea dell’omertà, anche, perché come giustamente ha fatto capire il nostro sindaco, che è un galantuomo, lui sa cose anche peggiori, ma mica si mette sbandierarle a quattro venti! Tra persone ragionevoli, alla fine, un accomodamento si può sempre trovare! Esultiamo, dunque, per questa nuova ed incredibile prova di moralità e competenza che la ‘giunta del fare’ ha elargito alla nostra città”.
Durissimo anche il commento di Sinistra Ecologia e Libertà che, pur apprezzando il gesto delle dimissioni di Romagnuolo, sottolinea come la vicenda non si possa liquidare in questo modo. “Va indagata la vera portata dell’abuso e quanto questo ha inciso sull’Etm – commentano – sia in termini economici che di immagine, ma soprattutto va fatta piena luce sui tanti risvolti che man mano emergono, a partire da quanto contenuto nella relazione del collegio dei sindaci revisori dei conti: in una parola, riteniamo auspicabile l’intervento della Magistratura per dissipare i tanti dubbi emersi, riportare trasparenza nella gestione societaria ed accertare eventuali altre responsabilità, amministrative e penali. Viene oltremodo dimostrata l’incapacità dell’attuale Amministrazione comunale, che al lungo elenco delle sciocchezze perpetrate deve aggiungere anche l’inadeguatezza nella scelta dei propri dirigenti, ma va stigmatizzato duramente anche il comportamento successivo del primo cittadino che, anziché fare il ‘mea culpa’ ed ammettere la gravità di quanto accaduto, ‘lascia le unghie sullo specchio’ tentando di derubricare la vicenda ad allarme ingiustificato, riconducendola a semplice polemica politica. Chiediamo quindi al Sindaco un atto di decenza – concludono da Sel – faccia un favore alla città di Civitavecchia, impari da Romagnuolo e si dimetta insieme a lui, la città gliene sarebbe grata”.