CIVITAVECCHIA – Dopo la vetrina internazionale di Lubiana dove il Network dei porti di Roma e del Lazio ha avuto un importante riconoscimento con la premiazione del progetto delle autostrade del mare Civitavecchia-Barcellona, il Presidente di Majo, nella giornata di ieri, ha incontrato le sigle sindacali per trovare una soluzione allo stato di agitazione proclamato in relazione alla vicenda Port Mobility; ha presieduto la riunione dell’organismo di partenariato risorse mare e il comitato di gestione dove si è proceduto ad approvare il bilancio consuntivo 2017.
“Il confronto con i sindacati – spiega di Majo – è stato molto utile per superare il proclamato sciopero e per far capire che gli asseriti ritardi nell’emissione del CIG (codice identificativo di gara) da parte dell’Anac sono dipesi dalla particolare natura (nata in un contesto storico e giuridico diverso da quello attuale) della concessione affidata nel 2005 a Port Mobility. Dal 2017 gli uffici tecnici ed amministrativi dell’ AdSP hanno avviato un intenso confronto con la Port Mobility, nonché con le altre società che svolgono servizi di interesse generale, per razionalizzare e rendere più efficienti ed economici tali servizi. Questo confronto ed analisi è stato condotto tenendo presente la salvaguardia dei livelli occupazionali che nel 2016 erano pari a circa il 40% (secondo i dati consolidati per il 2016) dei ricavi complessivi della concessionaria Port Mobility”.
“Vorrei esprimere, inoltre, la mia soddisfazione – continua il Presidente dell’AdSP – sui lavori sino ad oggi condotti dall’Organismo di partenariato risorsa mare che hanno fatto emergere l’utilità di tale organismo consultivo anche nella risoluzione di problematiche attinenti ai servizi resi nell’ambito portuale aventi carattere economico e sociale. Ieri è stato, infatti, confermato che il primo gruppo di lavoro (composto da rappresentanti dell’Adsp, da autotrasportatori, spedizionieri e sindacati) ha raggiunto già dei primi risultati concreti individuando, attraverso un confronto costruttivo anche con le Agenzie delle Dogane, soluzioni alle problematiche dell’autotrasporto nell’ambito portuale”.
L’organismo ha poi convenuto sulla necessità di istituire due altri tavoli, uno sul lavoro portuale ed uno sulle ZLS, ovvero sulle zone logistiche speciali, che si auspica possano essere presto istituite dalla Presidenza del Consiglio, su proposta della Regione Lazio, nei tre porti del Network e nel loro hinterland e la cui gestione sarà affidata ad un comitato di indirizzo presieduto dal presidente dell’AdSP (come prescritto dalla recente normativa).
“Ringrazio poi – prosegue l’avv. di Majo – i rappresentanti della Regione Lazio e della città metropolitana per aver aderito all’approvazione del primo bilancio consuntivo del primo anno (2017) del neo costituito ente ed in cui vi è stato, grazie all’approfondito lavoro svolto dall’area amministrativa, un dettagliato assessment contabile partendo dalla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del precedente ente soppresso. Questa attività ha comportato in particolare l’accertamento straordinario dei residui attivi e passivi, che proseguirà nel 2018, con una rappresentazione precisa di tutte le voci di bilancio, ivi comprese l’analisi dei contenziosi, ereditati dalla soppressa Autorità Portuale, che risultano superiori ai 100 casi. A tale riguardo si è purtroppo accertato un elevato valore di passività potenziale tale da rendere necessario un ulteriore accantonamento di somme nel fondo rischi. Nonostante il peso generato da tali contenziosi, che non rendono evidentemente agile la gestione amministrativa dell’ente, il bilancio consuntivo mostra comunque un valore pari a quasi 71 milioni di euro ovvero una differenza di più di 6 milioni di euro rispetto all’entrate stimate nel bilancio di previsione del 2017 ed è di circa 4,5 milioni di euro l’incremento delle entrate dovute ad un maggiore accertamento delle tasse portuali grazie all’aumento del traffico delle merci imbarcate e sbarcate”.
“A tale riguardo – conclude il Presidente dell’AdSP Francesco Maria di Majo – ho illustrato sia all’Organismo di partenariato risorsa mare che al comitato di gestione l’iter procedimentale avviato per la variazione (auspicabilmente in diminuzione) della attuale maggiorazione dell’aliquota della tassa portuale che comporterà, in via preliminare, l’individuazione degli obiettivi (a cui corrispondono diversi interventi e misure) volti a rendere i porti del Network più competitivi e per aumentarne la produttività, individuando le risorse finanziarie necessarie al raggiungimento dei predetti obiettivi (identificazione del quadro esigenziale). Analogo iter sarà condotto per la modifica delle aliquote della sovratassa destinate alle opere di grande infrastrutturazione”.