Riccetti boccia Grasso: “Non unisce e ha conflitti di interesse”

CIVITAVECCHIA – Non era passata inosservata l’assenza della Lega alla conferenza stampa di presentazione della candidatura a Sindaco di Massimiliano Grasso. E se con diplomazia i rappresentanti del centrodestra avevano parlato di “pausa di riflessione” da parte degli esponenti locali del partito di Salvini, la sortita odierna del Consigliere comunale Alessandra Riccetti sancisce la definitiva spaccatura tra la Lega e il resto della coalizione. Senza appello infatti la bocciatura della candidatura di Grasso da parte dell’ex Presidente del Consiglio comunale, che forse, a questo punto, potrebbe preparare una sua corsa solitaria a Palazzo del Pincio. Di seguito la sua nota integrale.

“In tanti mi stanno chiedendo un’opinione personale sull’attuale panorama politico del centrodestra civitavecchiese.
In primo luogo ci tengo a precisare che ogni progetto che si rispetti e che tende a coinvolgere più forze politiche, deve basarsi su valori comuni, nonchè partire da un programma realizzabile condiviso che affronta i problemi della comunità in cui si vive.
Solo successivamente è possibile parlare di candidati, i quali vengono valutati da tutti gli alleati al fine di scegliere colui che sappia identificarsi come una figura di garanzia per tutte le forze politiche e sociali.
Deve essere una persona dialogante – per la gente e tra la gente – che finalmente riporti la pace sociale e politica, che si carichi in modo responsabile delle numerose problematiche collettive e di sviluppo del nostro territorio. Un futuro sindaco con le mani libere che nelle diversi sedi di potere si faccia rispettare perché il suo unico interesse è la propria comunità.
Con questo, non voglio far passare il messaggio che Massimiliano Grasso non sia un candidato di garanzia. Tuttavia ritengo che abbia prima alcune questioni da risolvere, a partire dai suoi conflitti di interesse come ad esempio è proprietario di un quotidiano locale e non scinde l’attività politica da quella giornalistica; altro conflitto da considerare è il suo ruolo nell’Autorità di Sistema Portuale che lo metterà in seria difficoltà quando dovrà scegliere tra gli interessi della Città e quelli del Porto (di cui è dipendente).
Premesso questo, credo che una candidatura sia autorevole quando proviene dalla base. Questa accelerazione del candidato Sindaco, come quella a cui abbiamo assistito nella recente conferenza stampa, è già di per sé squalificante nonchè sintomo di estrema debolezza.
Inoltre, l’aspetto più significativo è che, in quell’occasione, non ho visto elementi distintivi ed importanti per una persona che vuole incaricarsi di questa responsabilità: cambiamento e rinnovamento sono venuti a mancare. Si sono preferite “vecchie glorie” e rappresentanti di sigle sindacali a sostegno della sua candidatura. Tutta questa operazione senza uno stralcio di programma politico di crescita di Civitavecchia, anzi, manifestando la volontà di aprirsi addirittura anche al Partito Democratico, pur di prendere il Pincio.
Se Grasso impronta la sua politica su vecchie logiche, come potrà mai affrontare le future sfide che lo attendono in un mondo in continua evoluzione?
Penso sia fondamentale ascoltare i cittadini. I loro problemi e le loro esigenze. Dopo le elezioni regionali a Civitavecchia si è definito un nuovo scenario e di questo dobbiamo tenerne conto. L’elettorato ha dato un segnale preciso che la politica locale non può ignorare e nè tantomeno, ancora oggi, può subire imposizioni da terre lontane dalla nostra comunità.
In Forza Italia ci sono molti concittadini che potrebbero svolgere egregiamente il ruolo di coordinatore e proporre un candidato sindaco molto meglio di Massimiliano Grasso, che tra l’altro è stato bocciato nel 2014 dallo stesso coordinatore regionale di FI.
E’ il momento di reagire a queste dinamiche stantie. Per la Lega di Salvini vengono prima i cittadini e non le ambizioni personali. La buona politica ascolta, condivide ed aggrega. Cosa che Grasso non ha fatto. Massimiliano Grasso ha diviso ieri come oggi. Tutto quello che sta accadendo in questi giorni lo possiamo collegare ad un tentativo disperato di qualche personaggio romano che vuole riprendere quota grazie a Civitavecchia!?.
Come molti concittadini, sono stanca dei soliti giochetti politici e delle corse alle poltrone. La forza di un politico è determinata dalle persone che lo sostengono: la sovranità è del popolo ed è dal popolo che i politici dipendono.
E’ giunto il momento che le persone di buona volontà che veramente tengono al futuro della nostra Città scendano in campo. Siate gli artefici del vostro destino”.