Referendum: il centrosinistra esulta

Bandiere PdCIVITAVECCHIA – Primi commenti politici sul voto referendario, con il centrosinistra locale entusiasta per l’esito delle urne. “Si tratta di un risultato eccezionale che dimostra ulteriormente quanto sia mutato il clima politico nel nostro Paese e nella nostra città – commenta il segretario del Pd Patrizio de Felici – Gli italiani non ne possono più del Cavaliere e i civitavecchiesi dell’attuale Sindaco. Entrambi hanno clamorosamente deluso le speranze che in maniera populistica avevano alimentato nella cittadinanza. Per mantenerci sulle vicende locali è stato assordante il silenzio della maggioranza di Palazzo del Pincio. Nessuno si è espresso sui quesiti referendari come invece è accaduto per una parte del centrodestra a livello nazionale”.
“Il raggiungimento del quorum e un risultato che ci riempie di soddisfazione e segna, insieme alle amministrative, la definitiva bocciatura di una classe dirigente incapace come quella del centro-destra” il commento invece del coordinatore locale di Sel Enrico Luciani, che aggiunge: “ Il vento del cambiamento che sta attraversando il paese è un messaggio chiaro a tutte le forze politiche: c’è voglia di partecipazione e di democrazia. Oggi il referendum segna la fine di un ventennio di politiche liberiste e di privatizzazione e premia le scelte chiare e lungimiranti di chi ha a cuore l’interesse pubblico e i beni comuni”.
Dello stesso tenore il commento del Consigliere provinciale di Sel Gino De Paolis: “Nonostante il tentativo di oscurare l’informazione dai canali tradizionali, è stato raggiunto il quorum ed espressa la volontà dei cittadini di partecipare alle decisioni importanti per il Paese. Stavolta la difesa dei beni comuni è stata di massa, attraverso lo strumento di democrazia per eccellenza, come è il referendum. Il vento del cambiamento che abbiamo visto alle amministrative di Milano e di Napoli si è confermato anche con il voto sui referendum ed è stato un voto di grande qualità”.
Il Segretario generale della Cgil Cesare Caiazza sottolinea invece come, per Civitavecchia, la cancellazione del 23 bis contenuta nel primo quesito referendario, comporta la decadenza di quella Delibera 71 che avrebbe causato la cessione a privati del 60% dei servizi locali. “Anche in questo caso- dichiara – in analogia con la condizione nazionale, i cittadini di Civitavecchia (che hanno votato ben oltre il 50% – vicino al 60%) nell’esprimersi in ‘difesa dei beni comuni’ hanno sonoramente bocciato una scelta della Giunta Moscherini intervenuta su una materia fondamentale in tema di amministrazione comunale. Pure nella nostra città inizia a soffiare forte il vento di un possibile cambiamento che ora dovrà essere valorizzato e reso incisivo attraverso una, adeguata ed unitaria, azione di tutte le forza sociali e politiche progressiste”.
Di bocciatura della politica moscheriniana parla anche Futuro e Libertà. “Secondo con il risultato di queste consultazioni, di fatto, vengono rese nulle le Holding che questa amministrazione ha creato per esternalizzare i servizi – commentano da Fli – ma soprattutto per vendere ai privati servizi di pubblica utilità ad iniziare dall’acqua, ai servizi pubblici etc. Dunque un nuovo tassello della politica moscheriniana cade e con esso le tante, forse troppe, poltrone che con tale politica si stanno creando. E’ tempo di cambiare l’agenda politica ma soprattutto di cambiare una classe politica che si è resa capace di non comprendere a pieno la portata del voto”.
Per la Segretaria del Prc Valentina Di Gennaro si tratta di “una grande vittoria non solo contro Berlusconi, ma contro la logica delle privatizzazioni degli ultimi venti anni, la vittoria dalla  domanda di alternativa fondata sul protagonismo dei comitati, delle associazioni e della partecipazione popolare.
Anche a Civitavecchia questo voto assume una grande valenza politica, di fatto, la sfiducia per questa amministrazione e il sistematico tentativo di attacco e smantellamento di tutti i beni comuni, dei trasporti e dei servizi pubblici”.
Grande entusiasmo infine nei due comitati “2 SÌ per l?Acqua Bene Comune” e  “Vota SÌ per fermare il Nucleare”, con i portavoce Sergio Matera e Jacopo Iovalè che commentano così il voto: Grande risultato di tutta la Città che ci ha sostenuto andando a votare ieri e questa mattina. Un ringraziamento particolare va a tutti i volontari che hanno reso possibile, tramite il loro instancabile lavoro, il raggiungimento del quorum e la vittoria del Sì. Questa è la risposta che i cittadini danno alle Amministrazioni quando si sentono, inascoltati, piovere dall’alto decisioni non concertate nelle sedi democratiche comunali.  Grazie a tutti i cittadini che ci hanno sostenuto, appendendo ai balconi della Città le bandiere dell’Acqua e del Nucleare, permettendo così che l’informazione sul Referendum, che questo Governo non voleva, raggiungesse tutti per fermare con la forma di democrazia diretta più alta della nostra Repubblica questo scempio”.