Raccolta differenziata stradale: le domande su cui si attendono risposte

CIVITAVECCHIA – Interrogazione consiliare di Vittorio Petrelli al Sindaco Ernesto Tedesco a seguito della delibera n. 47 del 30 aprile 2020 con cui la Giunta comunale ha approvato l’introduzione a partire da luglio della raccolta differenziata stradale. Il Consigliere comunale della lista civica “Buon Governo”, pone una serie di quesiti al primo cittadino sulla fattibilità di questa operazione, evidenziando una serie di criticità su cui, ad oggi, l’Amministrazione e CSP non hanno ancora fornito risposte e chiarimenti.
In primi Petrelli evidenzia come manchi “uno specifico piano finanziario dettagliato, che metta a confronto le due diverse tipologie; non vi è certezza, quindi, che si ottenga una riduzione dei costi, almeno nel prossimo triennio”.
Sottolinea poi il rischio di restituzione del finanziamento ottenuto dalla Città metropolitana, “dato che la raccolta porta a porta, adottata a maggio dello scorso anno, ha beneficiato di un finanziamento di 3 milioni di euro a fondo perduto (comunque vincolato contrattualmente al perseguimento degli specifici obiettivi di quel tipo di raccolta)”. Chiede dunque di conoscere “cosa si intenda fare degli automezzi acquistati, adatti solo per il porta a porta”.
Rileva ancora come manchi “una valutazione dei costi necessari all’ammortamento per l’acquisto o per il noleggio di automezzi nuovi e di cassonetti adatti per la nuova tipologia di raccolta” e “una relazione tecnica sulle percentuali di differenziazione raggiunte dall’attuale tipologia di raccolta, da confrontarsi con le percentuali raggiungibili con il metodo proposto”. “Scegliendo la differenziata al piano stradale – afferma Petrelli – che notoriamente dissuade l’utente a differenziare correttamente le varie tipologie merceologiche, vi sarebbe una riduzione delle frazioni raccolte; è necessario chiarire con quali mezzi si vuole intervenire per compensare la riduzione (sensibilizzazione, repressione, adozione di cassonetti apribili con schede magnetiche).
Manca una analisi dei motivi per cui sia stata scelta la zona 2 della città: “La zona 1 – secondo l’esponente di minoranza – presenta problematiche maggiori, tanto da aver resa necessaria la raccolta notturna (con l’aumento dei costi e dei disagi per i cittadini e per le attività commerciali)”.
“Sebbene il principio di economicità sia ampiamente condivisibile – conclude Petrelli – non bisogna perdere di vista il contesto cittadino: la raccolta differenziata deve raggiungere percentuali elevate, non solo a fini ambientali, ma anche perché nel prossimo futuro verranno sanzionati i Comuni che non raggiungeranno i livelli minimi richiesti”.