CIVITAVECCHIA – Mignone e Oriolo da quattro giorni hanno smesso di alimentare le tubature di mezza città. Rubinetti a secco, docce asciutte, lavatrici stracolme accrescono le difficoltà delle famiglie. Anche l’ospedale costretto a ridurre alcune sue prestazioni. L’acqua delle autobotti, certamente utile, ma ovviamente insufficiente.
Come noto l’emergenza idrica che ha appena colpito Civitavecchia è stata causata principalmente da un guasto e da una frana. C‘è voluta quasi una settimana per ritornare (si spera) ad una normale distribuzione. Ma cosa significa normalità nella nostra città? Nel caso dell’acqua significa che finita l’emergenza gli abitanti di interi quartieri continueranno a fare le scorte perché comunque l’acqua a loro arriva con una pressione debolissima (e d’estate ancor meno). Significa anche che la rete idrica cittadina è vecchia, malandata e passibile di guasti anche per cause minime.
A oltre tre anni di distanza dalla sua elezione il sindaco del fare, quello che secondo il suo programma doveva portare Civitavecchia in Europa, non ha fatto proprio niente per la rete idrica.
Non ha fatto nulla per i veri problemi della città.
I mercatanti lamentano le assegnazioni e hanno più volte protestato; i commercianti del centro lamentano la mancanza di parcheggi. Il taglio delle palme, corrose dal punteruolo, hanno cambiato il panorama di Viale Garibaldi. Le buche spezzano le gomme e sfiancano le persone.
La città vive una fase di evidente carenza di una gestione pubblica efficace, pronta e disponibile, travolta dalle sue interne beghe non sopite dai ricorrenti e inconcludenti conclavi. La iattanza del primo cittadino ha rotto ogni interlocuzione con l’opposizione, assumendo atteggiamenti insopportabili di superbia.
È necessario pertanto un risveglio, una mobilitazione di tutte le energie democratiche, disposte a riprendere un percorso di azione unitaria e ridare slancio, energia, prospettive ad una città che vuole e merita rinascita e sviluppo.
Il Congresso del Pd è stato un importante momento di ricomposizione interna e di dialogo con tutte le componenti del Centro Sinistra disponibili ad operare insieme.
Per questo stiamo già in campo.
Patrizio De Felici – Coordinatore Circolo Pd