“Quello che manca ai Vigili è una valida guida politica”

macchine pincioCIVITAVECCHIA – Quello che manca al Corpo dei Vigili Urbani è “una volontà e una guida politica palese per una gestione più proficua ed imparziale”. E’ il pensiero di Vittorio Petrelli, che si inserisce nel dibattito sulla Polizia locale che in questi giorni sta dividendo la città tra sostenitori e detrattori dei “pizzardoni”. E la domanda che il Consigliere comunale dell’Idv si pone è se i cittadini percepiscono un buon livello di operatività nelle mansioni che sono affidate ai Vigili, dal controllo del codice della strada alla repressione dell’abusivismo, passando per il rispetto delle semplici regole di civiltà.
“La Polizia Municipale è in grado di assolvere a pieno queste funzioni e alle tante altre assegnate? – si chiede Petrelli – Il rapporto certamente è in perdita, e questo va oltre alla normale percezione perché se ne parla sui giornali cartacei e telematici, nei forum web e fra i cittadini stessi e sempre in termini di critica. Per l’opportunità che ho di frequentare il Comune ‘anche dietro le quinte’, che mi consente una prospettiva diversa da quella dei cittadini, posso affermare che la causa principale di tale rapporto in perdita è la mancanza di una volontà e di una guida politica palese per una gestione più proficua ed imparziale del Corpo dei Vigili Urbani. Un Corpo che lavora bene favorisce la crescita della comunità per far vivere meglio tutti quanti i cittadini. Per cambiare risultati sarebbe innanzitutto fondamentale una valorizzazione pubblica del Corpo, i vigili urbani si devono sentire responsabilizzati e supportati e ciò porterebbe a raggiungere obiettivi di qualità nei fenomeni di abusivismo commerciale, regolarità di licenze commerciali e di servizi, rispetto normative, schiamazzi, vigilanza urbanistico-edilizia, atti vandalici, parcheggio selvaggio, controllo di cartelloni e manifesti pubblicitari, schiamazzi, degrado di giardini pubblici, scritte murali, segnaletica, decoro  immobili e tutto il resto. Ai Vigili Urbani  spetta anche la vigilanza e l’azione sanzionatoria ma anche queste attività principalmente devono essere supportate e precedute innanzitutto da una volontà amministrativa politica che si schieri apertamente in questa direzione”.
Fondamentale, dunque, per Petrelli è la condotta dell’Amministrazione comunale e la capacità dei suoi rappresentanti di creare corrette abitudini e dare il buon esempio, “perché una città in cui non si interviene si incomincia a pensare che tutto è possibile”. “Ricordate l’episodio di qualche anno fa quando un’assessore fece rimproverare dal Sindaco un vigile, che da appena due mesi in servizio aveva multato l’autovettura in divieto di sosta di un’assessore? Quale educazione professionale avrà ricevuto quel vigile ed a catena i suoi colleghi? Potrei continuare – conclude l’esponente di minoranza – ma è certo che molti vigili che ho avvicinato sentono la mancanza di una guida politica verso una corretta direzione,  lamentano la necessità di non essere lasciati soli a combattere la maleducazione ed il rispetto delle regole”.