Prima intesa in Regione per salvare Hcs

regione lazio (2)CIVITAVECCHIA – Prima fumata bianca per salvare le partecipate cittadine. Sono state infatti sottoscritte questa mattina presso la Regione Lazio, tra OO.SS., amministrazione comunale, liquidatori di Hcs e amministratori delle Sot, le ipotesi di “Protocollo d’intesa sulla gestione della crisi ed il rilancio delle municipalizzate di Civitavecchia” e le “modalità di ricorso alla cassa integrazione” da attivare subito dopo il pronunciamento definitivo dei lavoratori, prima della fine dell’anno, rispetto all’esigenza di utilizzare i fondi già stanziati per le “casse in deroga”.
Da lunedì 17 verrà distribuito, tra tutti i lavoratori, materiale contenente i termini dell’accordo e la descrizione dettagliata dell’impatto della cassa integrazione, mentre nella giornata di mercoledì 19 dicembre si svolgerà il Referendum tra tutti i lavoratori interessati. La decisione finale, per autorizzare i sindacati alla firma dell’accordo, dipenderà dunque da loro.
“Nel Protocollo sono presenti tutti i punti sui quali, nell’assemblea di ieri, è stato dato mandato alle OO.SS. e che attengono ad impegni per mantenere il carattere pubblico dei servizi – spiega il Segretario della Cgil Cesare Caiazza – definire, attraverso accordi tra le parti, un Piano industriale capace di coniugare il risanamento con il rilancio delle municipalizzate, garantendo i livelli occupazionali e valutando l’opportunità di allargamento dell’orario per i dipendenti part time; rispetto dei tempi di pagamento degli stipendi; avviare una riorganizzazione capace di snellire gli assetti societari, superare sprechi e privilegi”.
“Per quanto attiene al ricorso alla cassa integrazione – prosegue – sarà a rotazione, conterrà aspetti di equità rispetto ai diversi livelli stipendiali determinando, in ragione del tetto massimo di giornate concordate (non più di 5 giornate al mese) per i salari medio-bassi perdite economiche sostenibili. L’amministrazione comunale, inoltre, cosa non scontata, ha sottoscritto l’impegno ad anticipare mese per mese le rimesse all’Inps per la cassa integrazione. L’accordo sulla cassa integrazione demanda a trattative – conclude Caiazza da esperire, nel più breve tempo possibile, in ogni singola Società, per costruire griglie analitiche che impattino, anche per numero di giornate, il meno possibile sui livelli stipendiali più bassi”.