Presentato il Piano regionale dei rifiuti, per ora nessuna discarica ad Allumiere

regione lazio (2)CIVITAVECCHIA – C’è da gioire o da preoccuparsi? Il nuovo Piano dei rifiuti presentato ufficialmente ieri dalla Regione Lazio esclude al momento la realizzazione di una discarica ad Allumiere e di un inceneritore a Torre Valdaliga Nord; anche se più che escludere sarebbe maggiormente corretto dire che non li cita. Perché il dubbio più grande che rimane scorrendo le pagine del nuovo Piano, e ascoltando le parole della Governatrice Polverini e dell’Assessore all’Ambiente Di Paolo che ieri hanno illustrato in conferenza stampa il Piano, è capire dove e come i rifiuti di Roma riusciranno ad essere smaltiti. L’Ass. Di Paolo, infatti, è stato chiaro, assicurando che non sarà realizzato alcun sito alternativo a Malagrotta, ormai in fase di esaurimento, senza specificare però, per l’appunto, dove finiranno i rifiuti della Capitale. Il che può lasciare ancora aperta qualunque soluzione, soprattutto se varata in regime di emergenza e dunque anche fuori dai dettami del Piano regionale dei rifiuti. Anche perché le apprezzabili intenzioni del piano si scontrano con obiettivi al momento improbabili da raggiungere, per non dire esagerati, come la soglia del 60% di differenziata entro la fine del 2011 quando ad oggi, in tutta la Regione, i rifiuti selezionati sono ancora poco meno del 20%.
Sotto il profilo gestionale la principale novità del Piano è comunque l’individuazione di un solo Ambito territoriale ottimale (Ato) per l’intero territorio regionale, suddiviso in cinque sub-Ato corrispondenti ai territori delle cinque province entro i quali organizzare i servizi di raccolta dei rifiuti urbani e assimilati e garantire l’autosufficienza degli impianti di selezione dei rifiuti urbani indifferenziati.
“Prevenzione, riduzione e legalità sono – ha detto il presidente Polverini – le parole chiave di questo piano rifiuti, definito in soli sei mesi, che stabilisce per la prima volta interventi strutturali. Noi non vogliamo assolutamente che il Lazio possa trovarsi nella situazione che la Campania sta affrontando per le inadempienze della precedente amministrazione”.
L’obiettivo dichiarato è ridurre a 1 milione di tonnellate i rifiuti trattati in discarica, circa un terzo di quanto avviene adesso, istituendo iniziative di prevenzione, recupero e riuso dei rifiuti per limitarne la produzione almeno del 7% rispetto ai livelli attuali. Tra le altre azioni promosse: acquisti verdi, riduzione dei materiali cartacei e compostaggio domestico. Previsti, inoltre: la diminuzione dell’usa e getta, il recupero dei beni durevoli e pratiche come la reimmissione nel mercato di cibi non serviti nelle mense.
“Due sono i principali obiettivi del piano – ha spiegato l’assessore Di Paolo – uno è la chiusura del ciclo dei rifiuti per arrivare all’autosufficienza e l’altro è l’emancipazione dal sistema delle discariche”.
“Ora – ha aggiunto la presidente Polverini – inoltreremo il Piano a Bruxelles per scongiurare la sanzione prevista nella procedura d’infrazione già notificata. Dopo le consultazioni informali già effettuate, partirà inoltre la consultazione dei soggetti interessati, come Comuni e province, e con le forze di opposizione. Oltre a ciò avvieremo una ampia campagna di sensibilizzazione sulle buone pratiche indirizzata agli enti locali, alle famiglie e alle imprese  “.