Porto: “Strutture di controllo doganale troppo carenti”

CIVITAVECCHIA – La Uilpa rilancia l’allarme per l’assenza di strutture adeguate ai controlli doganali delle merci nell’area Rtc e nei varchi Tunisi-Civitavecchia e Barcellona-Civitavecchia.
“La completa assenza presso l’area Rtc di strutture idonee allo svuotamento dei containers non consente ai funzionari doganali di operare in completa sicurezza e determina inoltre un rallentamento delle tempistiche di sdoganamento – riferisce il Responsabile Uilpa dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia, Nello Longobardi – Di fatto, ancora oggi, il controllo fisico delle merci e dei flussi provenienti da Tunisi e Barcellona rimane troppo condizionato dalla situazione meteorologica che insiste sul campo. Alle rimostranze della Dogana ha fatto seguito solo l’indifferenza dell’Autorità Portuale, una indifferenza che oramai non è più disposta ad essere tollerata dai funzionari doganali che quotidianamente operano a ‘cielo aperto’, esposti alle intemperie, in una realtà portuale che ha visto negli anni crescere vertiginosamente i trend sia nel settore crocieristico sia nel settore delle merci. In molte dogane europee, le procedure di routine per l’espletamento delle formalità doganali sono velocissime, si parla di minuti se non di secondi. I controlli più accurati, ovviamente, richiedono tempi maggiori che in confronto quelli di Civitavecchia sono ancora troppo lunghi, e di certo non dipendono dai funzionari della Dogana che non vengono messi nelle condizioni ottimali di poter operare. Tutto ciò va a discapito in termini di competitività per il nostro porto, e quindi per l’intero movimento economico indotto. Risulta dunque inefficace oltre che paradossale pensare di spendere in servizi tecnologicamente innovativi volti a snellire e semplificare le procedure burocratiche doganali se poi il tempo ottimizzato viene disperso in operazioni di controllo merci ritardate per avverse condizioni meteo ed espletate, tra l’altro, in condizioni che non tutelano affatto la sicurezza e la salute dei Nostri funzionari”.
“È necessario, infine, rilevare una carente manutenzione per la conservazione della sede dell’Ufficio delle Dogane: sono sempre più frequenti e consistenti le infiltrazioni di acqua piovana che si manifestano lungo il soffitto nei corridoi e nella sala biblioteca del secondo piano; condotte idrauliche danneggiate; vetri delle finestre anneriti da polveri di ferro-cromo. In tale contesto – conclude Longobardi – si vuole richiamare l’attenzione della Dirigenza del Molo Vespucci nel voler continuare nell’adempimento degli impegni intrapresi tre anni fa nei confronti dei lavoratori dell’Ufficio delle Dogane di Civitavecchia per migliorare le qualità lavorative e di sicurezza nell’ambito lavorativo”.