CIVITAVECCHIA – Un’organizzazione di rappresentanza sociale come la CGIL (storicamente radicata in tutte le attività lavorative presenti nel Porto e, complessivamente, nella città di Civitavecchia) non può rimanere indifferente né silente rispetto al dibattito che, da alcuni giorni, sta segnando la cronaca locale. Un dibattito che, in buona sostanza, interessa il rapporto tra il territorio, le sue istituzioni ed il Porto coinvolgendo molte sfere: la crisi economica e sociale in atto; la necessità di ragionare su un progetto credibile di rilancio e di sviluppo; il lavoro e la sua qualità; aspetti legali, etici e morali connessi alla gestione di realtà pubbliche e private.
Si ragiona, in sostanza, sul “cuore” dell’economia, per il presente e per il futuro del territorio.
Questione ancora più rilevante se, come presumibile, entro il 2014, andremo alla definizione dell’area metropolitana di Roma Capitale. In questo nuovo orizzonte, il tema del rapporto del Porto con il territorio assumerà una rilevanza politica più ampia, conferendo o meno – a seconda di come verranno sciolti alcuni atavici nodi – al territorio di Civitavecchia un ruolo primario nella definizione dei nuovi assetti istituzionali, economici e sociali nell’ambito dell’area vasta.
Un tema, quindi, centrale e nevralgico per le sorti dell’intero territorio di Civitavecchia sul quale sarebbe preferibile ragionare fuori da quella, esasperata ed esasperante, “rissa” che sta segnando il dibattito politico locale dopo la crisi dell’amministrazione cittadina.
Una “rissa irresponsabile” alla luce di quanto sta avvenendo nel Paese, dove incalza l’inquietante movimento dei cosiddetti “forconi” che trova terreno fertile nell’esasperazione sociale e nella crisi della politica, delle istituzioni e dei luoghi di rappresentanza.
Per questo, anche alla luce di recenti episodi di intimidazione e di violenza, registrati a Civitavecchia, che condanniamo senza se e senza ma, invitiamo tutti – ancora una volta – al senso di responsabilità e ad abbassare i toni.
Entrando nel merito di un tema rilevante come quello del rapporto tra territorio e Porto, proviamo semplicemente a dire due cose che dovrebbero essere di semplice buon senso.
Sul tema delle assunzioni, sul quale si sono scatenate aspre polemiche, dopo l’interrogazione parlamentare con la quale si denunciano illeciti da parte dell’Autorità Portuale, noi aspetteremo le risposte del Ministro interpellato ed eventuali pronunciamenti di altri organi competenti. Vogliamo però dire che, al di là delle norme in vigore, noi riteniamo eticamente e moralmente inaccettabile che assunzioni – riferite ad una realtà come quella dell’Autorità Portuale – possano intervenire senza la massima trasparenza.
Rispetto al rapporto tra Porto e territorio è evidente che siamo di fronte ad una situazione, che si è andata cristallizzando negli anni, segnata spesso da una scarsa progettualità che si sarebbe dovuta basare su fondamenti di reciprocità e sussidiarietà tra tutti i soggetti interessati che, a vario titolo e con varie responsabilità, intervengono sul territorio e sul sito portuale
Riteniamo che i rimpalli di responsabilità siano fuorvianti e assolutamente inutili se non addirittura deleteri alla ricerca della verità, della chiarezza e della trasparenza soprattutto se provengono dagli attori istituzionali e politici.
La CGIL e la FILT, come sempre, pongono al centro il valore e la dignità del lavoro e dei lavoratori che, in questo “caos”, rischiano di rimanere schiacciati da un dibattito distruttivo dove il tema del loro futuro diventa assolutamente secondario nell’agenda politica, oltre che mediatica.
Utilizzeremo il Congresso della CGIL, che si è appena aperto, per discutere con i nostri iscritti, con tutti i lavoratori e i pensionati sulla nostra presenza e sulla nostra azione, con l’ambizione di indicare una prospettiva di cambiamento e di rilancio economico, da fondare anche su avanzate sinergie tra Porto e territorio.
Cesare Caiazza – Segretario generale Cgil Civitavecchia Roma Nord
Donatella Bruno – Segretaria Filt Cgil Civitavecchia Roma Nord