Port Mobility smentisce Di Majo: “Posti di lavoro a rischio”

CIVITAVECCHIA – Port Mobility smentisce Francesco Maria Di Majo e rilancia l’allarme occupazionale relativo alla possibile revoca da parte dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale del servizio di navettamento crocieristico.

“Seppur vero che attualmente è esternalizzato – si legge nella replica inviata alla stampa da Port Mobility – certamente produrrà la perdita del posto di lavoro di quegli uomini e donne che giornalmente si occupano del servizio stesso in qualità di coordinamento e controllo”.

La società portuale ribadisce poi che “l’ART non ha mai inteso che fosse l’AdSP a fare la gara di rango europeo poiché esiste la figura del concessionario del servizio al quale spetta detto onere” e, rispetto alla proroga di 10 giorni concessa da AdSP per permettere a Port Mobility di presentare le proprie controdeduzioni, puntualizza che “in detta concessione di proroga non vi è traccia della documentazione richiesta – e necessaria alle controdeduzioni di Port Mobility – riguardo alle corrispondenze tra AdSP ed ART”.

“Infine – conclude la nota – ci si permette invitare il Presidente di AdSP a visionare con più attenzione la conferenza stampa dell’Amministratore Delegato di Port Mobility, dalla quale si evince che il grido di allarme rispetto agli attuali livelli occupazionali, ha riguardato le donne e gli uomini delle aree info-point e manutenzione, nonché il personale di coordinamento ed amministrativo afferente; grido di allarme che tuttora rimane ed anzi aumenta”.