Porrello: “Non giustificabile cassa integrazione a lavoratori PAS”

CIVITAVECCHIA – “Quanto sta accadendo al porto di Civitavecchia sembra il soggetto di un brutto film, con i lavoratori in cassa integrazione e il presidente dell’Autorità Portuale che al mattino diffonde le sue previsioni a tinte fosche sul futuro dello scalo e la sera si spartisce i premi di produzione con i propri dirigenti. Civitavecchia va a gonfie vele verso un burrone occupazionale, causato anche da una classe dirigente che si premia ma che per anni non ha fatto nulla oltre beneficiare di quella manna dal cielo che sono stati i turisti crocieristi, senza sviluppare altri settori portuali e lasciando il grosso dello scarico e movimentazione merci ad altre realtà tirreniche che, infatti, non stanno pagando lo stesso altissimo prezzo al Covid-19″. Lo dichiara Devid Porrello, Consigliere M5S Lazio e Vicepresidente del Consiglio Regionale.

“Non è giusto – prosegue Porrello – che i lavoratori debbano sottostare alle decisione dell’Autorità Portuale e della Port Autority Security (PAS) di metterli in cassa integrazione mentre i dirigenti aggiungono benefit ai loro già sostanziosi emolumenti. Durante la commissione trasporti regionale ho chiesto le motivazioni di questa decisione al Presidente Di Majo a fronte di un risparmio irrisorio, circa 150mila euro rispetto ai 20 milioni di mancate entrate per l’emergenza, ma non c’è stata una risposta soddisfacente per me e per le famiglie dei lavoratori”.

“In Spagna il Ministero dei Trasporti ha concesso ai traghetti provenienti dall’Italia una deroga al divieto di attracco ancora vigente per le navi da crociera, una riapertura delle rotte che interesserà anche il ferry che salpa da Civitavecchia diretto a Barcellona insieme a tutti gli altri collegamenti con i porti italiani. Viste le necessarie procedure di sicurezza a terra questa dovrebbe essere una buona notizia per tutti i lavoratori del porto e dell’indotto, perché la cassa integrazione deve essere un sostegno temporaneo, per questo mi auguro che l’autorità portuale metta in campo risorse e progettazione per far ripartire il servizio in totale sicurezza per dipendenti, equipaggi e passeggeri. Si sta creando una frattura insanabile tra la dirigenza del porto, i lavoratori e la città, per il bene di tutti mi auguro quindi una rapida inversione di tendenza, anche nei comportamenti, da parte di chi amministra una risorsa preziosa per tutta la regione”.