Pirgo 2021: triste, sporco e trascurato

CIVITAVECCHIA – Dovrebbe essere il fiore all’occhiello estivo della città o quantomeno il luogo più simbolico per quanto storicamente rappresenta. Ma la spiaggia del Pirgo è un triste spettacolo di incuria, sciatteria amministrativa e scarso senso civico.
Anche quest’anno, infatti, la spiaggia è priva di gestione e stabilimento e il senso di abbandono che traspare è più che mai evidente. Il Comune ha provveduto nel mese di giugno, attraverso le ruspe, alla pulizia e sistemazione dell’arenile, per renderlo fruibile ai bagnanti; mentre gli addetti di CSP ogni mattina provvedono ad una pulizia ordinaria.
Ma è evidente che tutto questo non basta. In primo luogo perché la pulizia mattutina di CSP è per l’appunto ordinaria e si limita allo svuotamento dei cestini della differenziata e alla raccolta dei rifiuti maggiormente in vista; restano abbondantemente sparsi sulla spiaggia i residui della Movida che la sera prima si consuma sul Lungomare, con decine di bicchieri e cannucce di plastica che i numerosi trogloditi gettano sulla spiaggia e attraverso i quali, la mattina successiva, i bagnanti devono farsi largo per trovare un paio di metri quadri puliti. Plastica di vario tipo abbonda poi ovunque, sia per lo scarso senso civico di tanti cittadini, sia per l’azione del mare e del vento, sia per l’assenza di una pulizia seria e costante della spiaggia. L’intero arenile, insomma, è palesemente sporco e per nulla invitante, in particolare per quei turisti che hanno ripreso ad affacciarsi sul Lungomare..
Nessuna possibilità, ovviamente, di affittare sdraio oppure ombrelloni, né tantomeno di trovare una cabina. Anche se il problema maggiore è rappresentato dall’impossibilità di utilizzare le docce e soprattutto i servizi igienici, che al momento risultano chiusi. E questa è senza dubbio la maggior criticità.
Ma c’è anche la questione dell’isolotto del Pirgo, da mesi inaccessibile. Il cancello della passerella è costantemente chiuso e la terrazza del mare, dunque, irraggiungibile. Il perché di questa perdurante chiusura non è noto né si hanno notizie sulla sua riapertura. Problemi di sicurezza, di agibilità, di manutenzione? Non è dato saperlo.
Ma tanto basta per rendere una immagine ben chiara del Pirgo: un luogo triste, sporco e trascurato, nonostante sia amatissimo e comunque frequentato dai civitavecchiesi.
E la riflessione finale è più che mai amara: un’Amministrazione comunale deve essere in grado di gestire un luogo pubblico e non è comprensibile né accettabile che rinunci ai suoi doveri di programmazione, cura e manutenzione. Le soluzioni raffazzonate o le mezze soluzioni, come in questo caso, rafforzano la convinzione di una sciatteria amministrativa che finisce con l’abituare il cittadino alla mediocrità, alla trascuratezza e all’incapacità di prendersi cura della propria città.

Marco Galice