CIVITAVECCHIA – “Credo che le condizioni della città siano ormai evidenti a tutti, anche a coloro che testardamente continuano a difendere l’operato dell’amministrazione comunale. Una cittadina dove si assiste ad un crescente degrado ambientale, culturale e sociale in cui la popolazione è soggetta ad una tassazione fra le più alte d’Italia, a fronte però di un’insopportabile carenza di servizi. Una città che non progetta, che non programma lo sviluppo, un luogo dove nulla si muove sui principali problemi: l’Enel, le Terme, l’italcementi, il porto, la valorizzazione delle risorse del territorio. Una cittadina ferma che nell’immobilismo arretra ogni giorno di più. Ebbene in questa città, alle prese con i problemi dell’occupazione e delle condizioni di esistenza della popolazione, sembra che l’unica preoccupazione degli amministratori sia quella di fare cassa, utilizzando anche metodi vessatori e coatti. L’ultimo ritrovato a tal proposito è il ‘targa System’ in dotazione alla polizia municipale di Civitavecchia da mercoledì 13 settembre 2017, un innovativo sistema per drenare ancora più risorse dalle tasche dei cittadini”. Così il giovane esponente del Partito Democratico di Civitavecchia, Germano Ferri, commenta l’arrivo del dispositivo elettronico in dotazione alla polizia municipale locale, il quale assicurerà un introito certo per il bilancio comunale, a fronte però di multe salate per i cittadini. Da mercoledì 13 settembre infatti girerà per le strade di Civitavecchia una vettura dotata del dispositivo elettronico che pattuglierà le vie cittadine con il compito di rilevare e notificare, grazie alla sola lettura della targa in assenza del trasgressore, l’auto in divieto di sosta, priva di copertura assicurativa o con revisione scaduta. Continua il giovane DEM: “Purtroppo Civitavecchia è da qualche anno una città con enormi problematiche ed il ‘targa system’ non è certo tra le priorità. Ci troviamo quindi ancora una volta a discutere di questioni secondarie e marginali, essendo l’attuale amministrazione incapace di porre l’accento sui veri grandi problemi, tra cui ad esempio la realizzazione di nuovi parcheggi, estremamente necessari per affrontare seriamente il problema del traffico e della ‘sosta selvaggia’. Si pensa invece solo a far cassa, sfruttando disdicevolmente un reale disagio locale. Tante sono le questioni su cui si dovrebbe orientare il massimo impegno politico ed amministrativo, a partire dal rapporto che la città ha con il suo porto. Occorre far crescere la necessaria interrelazione fra città e struttura portuale per portare nuova ricchezza a Civitavecchia. Siamo invece, proprio in conseguenza delle carenze di proposte e progettualità, territorio di solo transito che subisce disagi ed inquinamento dal porto stesso. La questione Italcementi poi dovrebbe rappresentare un’occasione straordinaria di ricucitura del tessuto urbano e di valorizzazione di un’area strategica, all’attuale stato di degrado ed abbandono di quel vasto territorio si potrebbe sostituire un piano di servizi per l’intera città. Le trattative con la proprietà si erano avviate, ma da tre anni tutto sembra essersi fermato, così come per le Terme o per la vertenza con l’Enel. Tutto tace. L’orologio è bloccato per questi che sono i veri nodi centrali della crescita e dello sviluppo Civitavecchiese, tempo che però non si è fermato per il ‘targa Sistem’, modo semplice e veloce per avere altri soldi dai cittadini. Sia chiaro, questo non vuole essere un invito al disordine nella circolazione, ma un richiamo ad agire secondo un ordine di priorità che un’amministrazione dovrebbe avere relativamente ad i problemi della città che gestisce. Non si può solo chiedere, bisogna anche dare e saper dare ai cittadini”. Conclude Ferri: “La politica dovrebbe rappresentare interessi, interpretare ideali, colmare il divario tra sogno e realtà, soddisfare le necessità della comunità; non può essere fatta solo sottolineando i vizi del proprio avversario. Così facendo non si tutelano i cittadini e ci si ritrova come a Civitavecchia, nel degrado più totale”.