Piattaforma Logistica Italia: la Cgil chiede un confronto con il Sindaco

cesare caiazzaCIVITAVECCHIA – Anche la Cgil prende posizione sul progetto della Piattaforma Logistica Italia e, pur giudicando ambiziosa la proposta ne rimanda comunque eventuali giudizi di merito ad un esame preventivo e dettagliato. E in tal senso il Segretario Generale Cesare Caiazza (nella foto) ricorda al Sindaco Moscherini l’impegno recentemente assunto per aprire una serie di tavoli, con i sindacati e le parti sociali, proprio sui temi dello sviluppo del territorio.
“Del resto – afferma Caiazza – corre l’obbligo di rammentare come la richiesta dei Segretari Generali Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio, finalizzata ad avviare un urgente confronto interistituzionale per affrontare i temi della crisi e del possibile rilancio economico del territorio di Civitavecchia, non ha trovato fin qui risposte soddisfacenti. Il Sindacato, unitamente all’insieme delle parti sociali, meriterebbero, per quanto rappresentano e per il contributo che sono in grado di dare, di essere attori e non spettatori di politiche e di scelte assunte unilateralmente dalle Istituzioni. Credo sia evidente a tutti che, per parlare solo di Civitavecchia, le due maggiori emergenze attengano al declino produttivo e alla conseguente drammatica crisi occupazionale e alla condizione legata ad un inquinamento ambientale sempre più grave e insostenibile”.
In quest’ottica, secondo il Segretario della Cgil, vanno allora individuate delle priorità in grado di portare sviluppo e tutela dell’ambiente. Due in tal senso le proposte che avanza: l’elettrificazione delle banchine, “magari proponendo, anche, soluzioni legislative in grado di superare le possibili resistenze degli armatori ed anzi portandoli a sostenere questa scelta”; ed investimenti sul territorio in energie rinnovabili e in sperimentazione dell’idrogeno.
Un’ultima considerazione Caiazza la riserva poi al Porto e al dibattito sul furuto nuovo Presidente. “Prima di pensare al potenziamento delle capacità del Porto – commenta – mi permetto, sommessamente, di dire, che a me pare la priorità sia quella di come incidere su una situazione che vede il territorio di Civitavecchia quasi avulso dal Porto. Bisogna costruire progetti idonei a mettere in relazione il Porto con un territorio che già oggi, rispetto ai traffici ed alle potenzialità in essere, potrebbe avere ritorni economici e in termini di benessere ben superiori a quelli attuali”.