CIVITAVECCHIA – Reazione furente da parte dei partiti di centrosinistra all’approvazione dei Programmi integrati avvenuta stamane da parte del Consiglio comunale. Il Partito democratico annuncia infatti che, in caso di vittoria alle prossime elezioni amministrative, impugnerà gli atti che dovessero risultare non rispettosi della legge. “In una sommaria e lacunosa presentazione – afferma il segretario Patrizio De Felici (nella foto) – l’Assessore all’urbanistica si è limitato a illustrare le cubature da realizzare e ha omesso di indicare quali opere andranno a vantaggio della comunità e della città così come invece prevede la normativa. E’ evidente che l’approssimarsi delle elezioni fa paura ad una maggioranza squalificata agli occhi dell’intera opinione pubblica cittadina. Ed ecco che allora ricorre alle colate di cemento nel maldestro tentativo di recuperare consensi. Hanno fatto male i loro conti. Il Partito Democratico verificherà piano per piano le opere di pubblica utilità che dovranno essere realizzate, si impegnerà in tutte le sedi istituzionali per correggere le prevedibili storture dell’azione disperata di una maggioranza morente e impugnerà gli atti non rispettosi delle leggi vigenti”.
Dura presa di posizione anche da parte del Circolo cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà, secondo cui l’approvazione dei Piani Integrati “è l’ennesimo scempio urbanistico che sommergerà la città sotto un’altra colata di cemento”. “Alle contrarietà sulle ragioni tecniche, di presupposto e di metodo, che configurano l’intero iter come illegittimo – si legge in una nota di Sel – si è aggiunta ora l’arroganza di chi calpesta la democrazia e sa di farlo: procedere senza il necessario confronto e approfondimento, con molti consiglieri che conoscono solo il titolo dei singoli piani ma non hanno visto nemmeno i disegni, in quanto non c’è stato alcun passaggio preliminare in commissione urbanistica, con il Presidente della commissione stessa dimissionario e per di più con la seduta di Consiglio in seconda convocazione e alla fine della consigliatura. Se erano sicuri di aver operato bene in questi cinque anni, perché non hanno avuto il coraggio di attendere di essere riconfermati prima di licenziare un provvedimento così importante e vincolante? Perché invece di dedicare l’ultimo Consiglio Comunale a tracciare un bilancio di fine mandato, come era giusto che fosse, lo hanno utilizzato per questo scempio, adducendo motivi di urgenza? La verità è che la sola urgenza che avevano era quella di capitalizzare prima di essere spediti a casa, e nel contempo provare a rimediare qualche consenso”.
Sulla stessa linea la Coordinatrice del Psi Angela Tandurella, che commenta: “Una città già sfregiata riceve il colpo mortale. Una maggioranza di 16 consiglieri granitica che vota senza neanche ascoltare, perchè era tutto deciso. Una maggioranza di 16 consiglieri di pietra che fa votare anche una pausa di cinque minuti richiesta dall’opposizione e naturalmente la nega. Una cittadinanza stanca e abituata ai soprusi dei più forti. il verde pubblico? Cubatura utile a costruire. Certo, magari qualcosa si farà, magari un bel giardino pensile situato al piano attico di una palazzina di sei piani. Una vergogna e una sconfitta per tutti noi. Ma è solo una battaglia persa. Sarà nostro impegno, come quello della coalizione, ricorrere contro questo mare di cemento”.
E sui Programmi Integrati si esprime negativamente anche il Comitato di quartiere San Gordiano–Boccelle, per voce del suo Presidente Alessandro Cascioni, che rileva: “I Piani Integrati approvati oggi dal Consiglio Comunale prevedono costruzioni a meno di 300 metri dal mare. Il che è in netto contrasto con quanto stabilito dalle norme. Non basta. Nei progetti del Pincio c’è l’eliminazione, de facto, delle ultime aree verdi dei nostri quartieri. Contro queste iniziative condurremo un’informazione a tappeto nei confronti della cittadinanza per impedire che si consumi l’ennesimo scempio urbanistico della nostra città. Le vere urgenze dei nostri quartieri sono il manto stradale, la mancanza di marciapiedi, la fatiscente rete idrica, il verde pubblico abbandonato a se stesso, l’assenza di spazi di socializzazione e altro ancora. Un’Amministrazione responsabile si sarebbe dovuta occupare di questi problemi. Ha avuto tutto il tempo per farlo e non lo ha fatto. Ora si approvano nuove volumetrie. Ma San Gordiano e Boccelle – conclude – non hanno bisogno di altro cemento”.