CIVITAVECCHIA – Ma l’Outlet previsto dal Patto territoriale degli Etruschi a chi giova? E’ quanto si chiede il Consigliere comunale Vittorio Petrelli dopo l’annuncio da parte del Sindaco Moscherini della prossima apertura della mega struttura commerciale che andrà ad interessare, in località Sterpeto, un’area di circa 100.000 mq. Una domanda che l’esponente dell’Italia dei Valori avanza dopo il grido d’allarme lanciato nei giorni scorsi dalla Confcommercio sullo stato di crescente crisi del commercio locale anche alla luce dell’ondata di maltempo che in queste settimane ha ulteriormente diminuito gli incassi, soprattutto della piccola e media distribuzione.
“Un vero e proprio sistema produttivo, fatto di piccole imprese rischia a tutti gli effetti di saltare – afferma Petrelli – con gravi danni occupazionali e economici per l’intera città. A questa situazione così grave il sindaco neanche tenta di ipotizzare una specie di moratoria fiscale, chiedendo alla regione di procrastinare alcune scadenze; così come è stato fatto dalla stessa agenzia delle entrate che, vista la situazione di questi 15 giorni di maltempo ha fatto scavallare alcuni obblighi. Né tanto meno chiama le banche per tentare di arrivare ad accordi che permettano alle aziende di superare un periodo così grave e difficile. Immaginate in queste 2 settimane di neve e gelo i consumi sono andati a farsi benedire ma mutui ed altri obblighi vanno onorati. Forse la possibilità di una moratoria avrebbe sicuramente giovato a bilanci in rosso.Il sindaco al contrario annuncia la firma del protocollo del Patto degli etruschi, e la prossima apertura di un outlet”.
Secondo Petrelli l’ipotesi di un outlet aveva forse una giustificazione 20 anni fa, “con una economia fiorente e consumi elevati”. “Ma oggi – prosegue – con 2 megacentri commerciali, con un andamento dei consumi sottozero, con livelli di disoccupazione meridionale, rischia di fare saltare tutta l’economia terziaria che ad oggi ha prodotto a Civitavecchia un elevato tasso occupazionale. E tutti coloro che si sono riempiti la bocca di grandi elogi al settore del commercio e dell’artigianato non hanno niente da dire su questa ipotesi moscheriniana?”.
“Speriamo che tutti coloro che fino a ieri esaltavano il piccolo commercio – conclude Petrelli – facciano sentire la loro voce; tralasciamo poi vari aspetti logistici ambientali che potrebbe creare una megastruttura di questo tipo; tanto più che a pensare male si potrebbe pensare ad un vero investimento immobiliare, vista la carenza di mercato della zona”.