Pescicoltura alla Frasca, parte la diffida contro ogni autorizzazione

CIVITAVECCHIA – Una diffida a proseguire qualsiasi eventuale rilascio anche provvisorio di atti amministrativi che consentano l’esercizio dell’attività dell’impianto di pescicoltura previsto alla Frasca. L’hanno inviata all’Amministrazione comunale di Civitavecchia e a tutti gli enti interessati dal relativo procedimento autorizzativo il Forum Ambientalista e la Rete delle Associazioni. Di seguito il testo integrale della diffida:

“Alla luce delle novità introdotte con la Legge N.1/2020 anche in materia di concessioni demaniali maritime e del mare territoriale, in particolar modo per quanto concerne gli impianti di acquacoltura, emerge una rinnovata attenzione relativamente alle competenze dei Comuni Costieri interessati da tali impianti.
In particolare, il citato Testo normativo, prevede che la Regione Lazio individui delle zone cosiddette AZA deputate allo svolgimento delle citate attività di allevamento, tenendo conto degli aspetti ambientati e di sostenibilità delle aree di mare deputate a tale sfruttamento.
A valle della individuazione di dette aree i comuni costieri potranno compiutamente assumere le determinazioni riguardo il rinnovo degli impianti esistenti o il rilascio di autorizzazioni per nuove installazioni.
In ragione di quanto sopra e alla luce delle azioni legali condotte fino ad oggi dallo scrivente Forum Ambientalista e dalla Rete delle Associazioni attive sul territorio Laziale indirizzate a verificare la legittimità e la regolarità della procedura a suo tempo avviata dalla Regione Lazio per il rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione del citato impianto, si ribadisce la necessità che codeste Amministrazioni, ognuna per gli aspetti di relativa competenza, sospendano ogni eventuale ulteriore procedimento amministrativo volto a consentire l’effettivo esercizio dell’impianto di che trattasi.
Da quanto risulta, infatti, la Società Agr. Civita Ittica Srl sarebbe in attesa di ottenere la prevista autorizzazione all’esercizio dell’impianto da parte della Direzione Generale della pesca e acquacoltura del Mipaaf a valle di una procedura, già avviata e curata dall’Autorità marittima competente (Capitaneria di porto di Civitavecchia).
Pertanto, si diffidano le Amministrazioni in indirizzo a dare corso ad ulteriori atti amministrativi che consentano l’esercizio dell’attività in parola, sia nelle more che le Amministrazioni comunali possano compiutamente esprimere le proprie valutazioni una volta identificate le citate zone AZA, sia per quanto concerne l’eventuale rilascio di autorizzazioni, anche provvisorie, per l’occupazione di aree anche portuali.
Tale ultimo aspetto, riveste particolare importanza inquanto totalmente difforme dalle relazioni e dai progetti – a suo tempo presentati dalla Società Agr. Civita Ittica Srl e approvati in conferenza dei servizi con determinazione n. G09769 del 17/07/2019 – sulla base delle quali relazioni e progetti è stata rilasciata l’autorizzazione all’occupazione del tratto di mare in oggetto.
Si resta in attesa quindi di un gradito riscontro, auspicando in virtuose azioni volte al mantenimento della legalità e della correttezza delle procedure amministrative e ciò per un ritrovato rispetto dell’ambiente, della sostenibilità e del fondante principio di precauzione a tutela degli interessi legittimi dei cittadini tutti, che voi servite e rappresentate.
Cordiali saluti”.

Forum Ambientalista
Rete delle Associazioni

NB FOTO ALLEGATA: “Eravamo 53 quella mattina, alla Frasca. Ci siamo messi in cerchio  per renderci conto di quanto fosse gande e ingombrante una vasca da 30 mt di circonferenza… figuriamoci  ad averne 36..dentro 150 ettari di mare… Impensabile!!! Immorale!!!”.