Pescicoltura, l’opposizione rilancia: “Magliani si deve dimettere”

CIVITAVECCHIA – L’opposizione rilancia e rinnova la richiesta di dimissioni dell’assessore all’Ambiente Manuel Magliani. La lettera del Ministero delle Politiche Agricole con cui si evidenziano criticità sul progetto di pescicoltura alla Frasca non placano infatti le critiche della minoranza all’indirizzo dell’Amministrazione Tedesco, ma confermano semmai, secondo Onda Popolare e Partito Democratico, l’operato confuso e inadeguato dello stesso Magliani.

“Troviamo sconcertante come Magliani non rassegni ancora le dimissioni dopo che il suo dominus Mecozzi lo ha pubblicamente sconfessato, peraltro prendendo spunto da una (speriamo) soluzione che non ha trovato la Giunta Tedesco ma la Giunta Giulivi – si legge in una nota del Partito Democratico – E’ infatti il Sindaco di Tarquinia a difendere Civitavecchia, scrivendo al Ministero rispetto il progetto di pescicoltura, mentre la nostra Amministrazione si muove in maniera imbarazzante. Tedesco dichiara pubblicamente contrarietà, poi Magliani da parere favorevole in conferenza dei servizi ed infine Mecozzi si aggrappa all’iniziativa di Giulivi per mettere una pezza allo strafalcione del suo Assessore, che ancora una volta si rivela assolutamente inadeguato al ruolo. Il trio delle meraviglie viene completato dalla Consigliera La Rosa, la quale finalmente si decide a riunire la commissione ambiente, cercando di chiudere il recinto dopo che i buoi sono già usciti. Prendiamo atto della confusione che regna in maggioranza e chiediamo che Magliani ritrovi dignità rassegnando le sue dimissioni. Una necessità che sarà resa evidente dalla manifestazione spontanea in difesa della Frasca che si terrà sabato ed alla quale il Partito Democratico aderirà con convinzione”.

Ancora più dura la presa di posizione di Onda Popolare: “La difesa d’ufficio dell’Ass. Manuel Magliani, recentemente imbastita dal camaleontico consigliere della Lista Tedesco, si risolve inevitabilmente in un discutibile esercizio di prosa, peraltro sprovvisto di qualsiasi costrutto. In altre parole, una clamorosa ‘arrampicata sugli specchi’. Ma procediamo per gradi. Sostiene il “maestro” Mecozzi: ‘per tutta la durata della conferenza dei servizi l’Amministrazione comunale ha preso atto della insussistenza di qualsivoglia documento o contributo in grado di poter confutare il progetto di pescicoltura. Per tale motivo si è configurato il silenzio assenso’. Un’affermazione, all’evidenza, inopinatamente priva della benché minima logica guiridica. Il silenzio-assenso, istituto cardine del diritto amministrativo, infatti, non si forma in ragione dell’eventuale assenza di documenti o atti specifici, bensì a causa dell’incapacità ovvero dell’accidia di chi, per legge, è chiamato ad esprimersi su una determinata questione di interesse comune. Ancor più inverosimile, poi, è che il buon Mecozzi parli di silenzio-assenso riferendosi al contegno tenuto dall’Avv. Magliani. Tale asserzione, invero, è semplicemente inattendibile. In base a quanto emerge con estrema chiarezza dai documenti amministrativi concernenti la procedura in oggetto, il nostro ‘impavid’ assessore all’ambiente, depositando la nota predisposta e sottoscritta dalla Dott.ssa Baldacci, ha espresso la posizione favorevole del Comune rispetto alla realizzazione del progetto di itticoltura (seppur con prescrizioni) Pertanto, siamo sicuri che il grande Ugo Tognazzi, interprete del Conte Lello Mascetti (straordinario protagonista del summenzionato film), sarebbe fiero del nostro Mecozzi. Ad ogni buon conto, considerato che non si tratta di un’opera di fantasia, ma della salvaguardia del nostro territorio, siamo costretti a chiedere nuovamente al Sindaco Tedesco di voler rimuovere l’attuale assessore all’ambiente. Con l’occasione, infine, invitiamo il Sindaco a partecipare alla manifestazione di sabato prossimo davanti al Comune, convinti che l’Avv. Tedesco abbia a cuore la tutela della Frasca e il benessere dei suoi concittadini.”